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Blocco dei concorsi, strutture dell'Asp di Ragusa
senza primari: nomine a interim

RAGUSA. Il blocco dei concorsi in attesa del piano definitivo della razionalizzazione ospedaliera e della decisione del ministero alla Salute sul futuro dei piccoli ospedali (già a giugno si parlava della chiusura di 72 ospedali in Italia e 23 in Sicilia tra cui Comiso e Scicli) costringe i direttori generali delle Asp siciliane ad assegnare degli interim per alcune strutture che sono rimaste senza primari. È il caso per esempio della Chirurgia generale dell’ospedale Civile che da una settimana è stata affidata alla responsabilità di Maurizio Carnazza, primario della Chirurgia di Vittoria. In precedenza la responsabilità era stata assegnata a Giorgio Sallemi, primario di Ortopedia del Civile. Il suo collega di Modica, Antonio Zisa, continua ad avere la responsabilità della Divisione di Chirurgia di Modica. È andato in pensione anche il primario di Urologia del Civile, Antonio Serrao, ed il manager Maurizio Aricò, ha affidato la responsabilità della Divisione, a Giuseppe Bonanno, primario della Ginecologia dell’ospedale Maria Paternò Arezzo. Ed ancora i dottori Pinelli e Carbone, primari di Medicina a Ragusa e Modica, continuano ad avere ad interim, le responsabilità della Cardiologia di Ragusa e di Modica.
Intanto oggi pomeriggio all’Asp 7 si parla di servizi di emergenza. Maurizio Aricò ha convocato una riunione per fare il punto della situazione non solo all’interno dell’Asp iblea. Infatti al vertice sono stati invitati il direttore generale della Seus - l’azienda che gestisce il 118 -, Angelo Aliquò, il direttore generale dell’Asp 8 di Siracusa, Salvatore Brugaletta, ed il capo dipartimento dell’Emergenza di Ragusa, Franco Palumbo. «Bisogna mettere mano ai servizi di emergenza - dice Aricò - dobbiamo elaborare un piano che dia sicurezza ai cittadini. Non solo Pronto Soccorso, ma anche Pte, Presidio territoriale di emergenza, Pta, Presidio territoriale assistenziale, Ppi ovvero Punto di pronto intervento ed ambulanza medicalizzata. Da parte nostra, come Asp 7, ci siamo dati la priorità di dedicare risorse all’emergenza ed abbiamo avuto la condivisione anche delle organizzazioni sindacali».

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