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Duemila imprese del Ragusano vantano crediti per 150 milioni verso la Pubblica amministrazione

RAGUSA. Sono circa 2.000 le imprese in provincia di Ragusa che vantano crediti per 150 milioni di euro verso la Pubblica amministrazione e che potrebbero sfruttare il protocollo d’impegni sottoscritto da Unioncamere e Ministero dell'Economia e delle Finanze. Per la Cna circa il 50% di questi crediti potrebbero essere recuperati. Le imprese hanno la possibilità di registrarsi sulla piattaforma on-line messa a disposizione dal Ministero dell'Economia attraverso cui certificare i crediti vantati verso la Pubblica Amministrazione, ed avvalersi delle condizioni di vantaggio disponibili fino al 23 agosto, per ottenere subito liquidità dalle banche. È chiaro che bisognerà capire quali Comuni aderiranno allo stumento. La Camera di Commercio di Ragusa in una nota ricorda che «nel caso in cui il credito sia vantato nei confronti di una Pubblica amministrazione diversa dallo Stato, e sia stato maturato al 31 dicembre 2013 e già certificato, esso è assistito da una garanzia dello Stato grazie alla quale è possibile ottenere immediatamente liquidità cedendolo in banca a condizioni particolarmente vantaggiose (la percentuale di sconto, comprensiva di ogni onere e commissione, è dell'1,90% in ragione d'anno per importi di ammontare del credito o dei crediti ceduti sino a 50.000 euro, ovvero dell'1,60% in ragione d'anno per importi eccedenti i 50.000 euro). Nel caso in cui il credito - sempre maturato al 31 dicembre 2013 - non sia ancora certificato, per poter sfruttare le condizioni di vantaggio è indispensabile presentare istanza di certificazione entro il 23 agosto 2014 utilizzando la piattaforma online». La Camera di Commercio ricorda alle imprese l'indirizzo della Piattaforma per la certificazione dei crediti (http://certificazionecrediti.mef.gov.it/CertificazioneCredito/home.xhtml) mediante la quale i creditori della Pubblica Amministrazione possono chiedere il riconoscimento del proprio credito commerciale e, in caso di inerzia dell'amministrazione, chiedere la nomina di un commissario ad acta che si sostituirà all'amministrazione inadempiente. G.N.

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