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Scicli, a Donnalucata mare sporco
ma non inquinato

SCICLI. I dati che riguardano la balneabilità, al momento sono a posto ma l'appello dei bagnanti, dei villeggianti e dei turisti continua. Chiazze color marrone nel mare, con striature schiumose più chiare. A Donnalucata, nel tratto ad est e ad ovest del porticciolo, il mare preoccupa i villeggianti ed i turisti che non hanno disdegnato lamentele pubbliche. Alessandro in un post dice: «Buone Vacanze da Donnalucata; saluti da Donnalucata...Una volta le cartoline di Donnalucata erano ben altre, raccontavano della bellezza del mare e della costa - dice - ed invece cosa vediamo nelle acque di Donnalucata? Le foto scattate nel mare antistante il braccio lungo del molo, sul lato della spiaggia di ponente, sono eloquenti dello stato di disagio delle acque. A parte l'ironia, il mare a Donnalucata quest'anno è sporchissimo e l'ho potuto notare già dal mese di maggio. Ma a cosa è dovuto»? Le preoccupazioni sono anche dei tanti villeggianti che si trovano in vacanza sul litorale donnalucatese, sia nel versante ovest che in quello est divisi entrambi dal braccio portuale che stanno trascorrendo un periodo di vacanza molto incerto. C'è da chiedersi a cosa sia legato questo fenomeno e soprattutto ad escludere stati di inquinamento microbiologico. «Una volta che ci viene segnalata la presenza di chiazze sospette corriamo per eseguire i prelievi e gli esami di laboratorio - spiega il direttore del laboratorio di Sanità pubblica dell'Asp 7 di Ragusa, Pinuccio Lavima -; più volte siamo intervenuti dopo la segnalazione di chiazze marroni nel mare ibleo e non abbiamo riscontrato valori tali da far pensare ad un inquinamento microbiologico. Siamo dell'avviso che quelle strisce marroni che si vedono in acqua siano riconducibili al disfacimento delle alghe in mare che diventano chiazze marroni nelle parti del mare intaccato». L'Arpa in questo caso è coinvolta? «No, l'Arpa interviene nei casi di problemi di natura ambientale - risponde Lavima - mentre il nostro laboratorio di Sanità pubblica ha il delicato compito di certificare lo stato della balneabilità. Tengo a precisare questa differenziazione perché molti cittadini sono convinti che debba essere l'Arpa a vigilare sulla natura della balneabilità del mare». Come arrivate alla certificazione dello stato di salute del mare? «Sul litorale ibleo ci sono 62 punti prelievo da Punta Cirica in territorio di Ispica a Marina di Acate ed i risultati li trasmettiamo immediatamente alla Capitaneria di Porto di Pozzallo, al sindaco del territorio, all'assessorato regionale Territorio ed ambiente ed al Ministero dell'Ambiente».

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