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Turismo a Donnalucata: un bilancio fallimentare

SCICLI. La "regina" delle borgate marinare iblee in agonia. Donnalucata, popolosa frazione balneare di Scicli che conta già nei mesi invernali più di tremila anime per passare, nel periodo estivo, ad oltre diecimila presenze, è in forte sofferenza per le disdette di tanti turisti su case-vacanze già prenotate nella primavera scorsa ed in taluni casi anche nella stagione precedente. Cosa sia successo nessuno se lo riesce a spiegare. In molti ritengono che la combinazione tra crisi economica e “disagi balneari” possa esserne la causa. Locali semi deserti, gelaterie con i banconi stracolmi di ogni delizia che richiamano poche persone, strade deserte, negozi vuoti. «Se manca il movimento di gente in strada e negli esercizi pubblici e commerciali, non manca certo quello di tanta gente che, furbescamente, si disfa dei rifiuti domestici in pieno giorno depositandoli nei cassonetti, appena svuotati dagli operatori ecologici, o nelle immediate vicinanze senza fare il minimo sforzo di collocarli all'interno dei contenitori - afferma la signora Maria Giuca -; noi abitiamo vicino a dove sono stati posizionati alcuni cassonetti e l’odore che arriva è veramente brutto. E dire che Donnalucata è stata sempre una bella borgata, soprattutto piena di vita e di civismo. Vogliamo che ritorni ad essere tale. Oggi, però, ci accorgiamo che sta morendo in ogni sua parte». Ristoranti, pizzerie e pub lavorano solo nei fine settimana nonostante l'iniziativa imprenditoriale abbia seguito, con notevoli sforzi economici, le mode del momento ricercando spazi civettuoli in stradine del centro storico rendendo la borgata appetibile stazione turistica. Bilancio fortemente negativo per questo luglio 2014. «Speriamo che vada meglio il mese di agosto - dicono in coro esercenti e commercianti - anche se recuperare quanto investito sarà, sicuramente, molto difficile».

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