Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Ragusa, arrestati 7 presunti scafisti egiziani

RAGUSA. La Squadra mobile di Ragusa ha arrestato 7 scafisti egiziani che avrebbero portato in Italia 295 migranti, tra i quali 100 minori, approdati giovedì sera a Pozzallo.
L'identificazione degli scafisti è stata resa possibile dalle testimonianza dei migranti. Come già accaduto, inoltre, minacciando i genitori, i sette si sono fatti consegnare i figli per fingere di fare parte del gruppo di siriani imbarcati per raggiungere l'Italia. A tradirli è stato il pianto dei bambini che ha insospettito la polizia.
Gli extracomunitari hanno raccontato di essere partiti da una piccola spiaggia egiziana a bordo di lance di piccole dimensioni a gruppi di 25. Poi sono stati trasbordati su un  peschereccio più grande. Il viaggio sarebbe costato 3000 dollari a persona. Uno dei siriani ha detto di avere saputo della possibilità di raggiungere l'Italia illegalmente grazie a Facebook e di essersi procurato il numero di uno degli organizzatori dei viaggi.
I testimoni hanno anche raccontato che gli scafisti li avevano fatti giurare sul Corano di non rivelare la loro identità una volta giunti in Italia.
I fermati sono  Mohammed El Bahlawan, Hasen Taman, Alee Nassar Ahmed Hassen, Himed Dawed, Sherif El Tahan e Hamed Harafi.
Uno dei testimoni siriani che ha contribuito all' identificazione dei sette scafisti egiziani
fermati oggi nel Ragusano, ha riferito che «tramite Fb, e precisamente su di una pagina dedicata ai rifugiati siriani nel mondo, venivo a conoscenza della possibilità di raggiungere l'Europa, illegalmente, pertanto tramite il social network, chiesi un numero di telefono per contatti che mi furono forniti...». 
«Il 12 luglio scorso - ha aggiunto - chiamai al numero detto e qui, la persona che rispose e a cui chiesi le modalità per la traversata, mi riferì che occorrevano 2700 dollari Usa a persona
e che i bimbi erano compresi nel prezzo».  'Il mio interlocutore - ha proseguito - mi riferiva inoltre che c'era da attendere per i pressanti controlli da parte della Polizia egiziana pertanto sarebbe stata sua cura richiamarmi".

Caricamento commenti

Commenta la notizia