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Il mare di Scoglitti e l’impianto fognario

Gentile Direttore, quanto è bello il nostro mare, col suo sole, la sua aria pura e inebriante e la sua acqua limpida e pulita! Beh, non tanto limpida e pulita: mi trovavo infatti pochi giorni fa alla spiaggia di Randello (dopo Kamarina) quando, nuotando, mi sono ritrovato in mezzo a una striscia di colore verdognolo, costituita da scaglie galleggianti di colore marrone chiaro. Ovunque si sentivano i commenti dei bagnanti che, vedendosi circondati da questa insolita e dubbia sostanza, hanno dato il via a varie discussioni su quale potesse esserne la natura. Visto il recente ingrossamento del mare, sono stato indotto a credere, come tanti altri, che si trattasse di alghe strappate dal fondale marino. Una volta uscito dall’acqua, ho potuto notare che la scia era ben marcata e visibile da terra. Non si trattava infatti di innocue alghe, come ho saputo successivamente, ma delle acque fognarie (tra l’altro non depurate) di Scoglitti uscite da un tubo fognario sottomarino che, già rotto e inadeguatamente riparato, ha finito per rompersi nuovamente. È così che i liquami, trasportati dalla corrente, si sono diffusi coprendo una buona parte di costa, fino alla Riserva della Forestale.
Cesare Lo Magno, Scoglitti

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