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Esami a Ragusa, gli studenti snobbano Quasimodo

RAGUSA. Snobbata la poesia «Ride la gazza, nera sugli aranci» del poeta modicano Salvatore Quasimodo, tema ritenuto da tutti il più difficile della maturità 2014. Non è stato così per il resto delle tracce e la “palma” va al tema del “Dono”. Per i 2500 studenti della provincia che ieri hanno affrontato la prima prova di italiano, sospiri di sollievo dopo l’apertura del plico (con i codici a chiave alfanumerica dettati dalla Ministra Giannini), per l’accessibilità della maggior parte degli argomenti. Di buon mattino, dopo la notte insonne prima degli esami, il sacro e il profano si sono mischiati: la preghiera a San Giuseppe da Copertino prima di entrare in classe e la maglietta scaramantica addosso. Fra le tante quella delle ragazze di Scienze Sociali del «Vico» con su scritto «Sopravvissute», oppure «A mieghiu parola è chidda can nun si rici..» seguita dai primi versi de l’Inferno per la quinta L/S o ancora, «Accussì ..maturi» al liceo classico «Umberto I».
Cocktail riuscito vista l’accessibilità dei temi a cominciare da quello su «L’Europa con il suo secolo di storia», che ha appassionato molti tra cui Fatima Chahbani del “Vico” perché più vicino alle sue conoscenze. Un tema prevedibile a detta di molti studenti del Liceo Scientifico «Fermi», istituto che con le sue 5 Commissioni si classifica il più popolato di maturandi. Ma per Renzo Piano, architetto di fama mondiale, «Siamo un Paese straordinario ma fragile», come recita una sua frase, anche questa tra le tracce che ha invitato gli studenti a riflettere sull’attualità: il tema è stato scelto da pochissimi, tra cui Martina Brugaletta del classico che ha messo a confronto le periferie del mondo. Il più gettonato, invece il saggio artistico letterario con il tema dell’arte del «Dono» dove i ragazzi del liceo Classico «Umberto I», tra cui Giada Di Dio, hanno messo in evidenza la bellezza nel regalare il proprio tempo. Mentre Alessia Aniceto, Martina Albani e Stefania Cappello del «Vico» hanno attinto ai loro studi di antropologia per sottolineare l’utilizzo del dono per sfruttamento. Tante adesioni per «La violenza e la non violenza nel ’900» anche questo tema prevedibile e atteso da anni dove si poteva parlare di femminicidio, di Hitler e non solo. Anche Evelyn Guastella del «Vico» e Flavia Nicita del classico ne hanno approfondito le tracce. Prevedibile anche il tema scientifico su «La tecnologia pervasiva» scelto da un terzo degli studenti tra cui Flavia Gravè del classico e un buon numero di studenti dello Scientifico «Fermi», del Tecnico «Majorana» e dell’aeronautico «Besta». Oggi seconda prova con Greco al Classico e Matematica allo Scientifico, temi di indirizzo per gli altri istituti. Fra le curiosità, fornite dall’Ufficio Scolastico Provinciale, c’è un dato che fa sperar bene in materia di frequenza scolastica: i maturandi privatisti sono appena 100 in tutta la provincia, la metà dell’anno scorso. Inoltre, al liceo «Curcio» di Ispica quest’anno la prova d’esame ha fatto parte per alcune classi della prima Sperimentazione Regionale «Esabac», ossia maturità che vale sia in Italia che in Francia.

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