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Tribunale di Modica, spiragli per la sopravvivenza

MODICA. Il ministro della Giustizia Andrea Orlando, nel corso dell’intitolazione dell’aeroporto di Comiso a Pio La Torre, ha incontrato il Comitato “Pro Tribunale di Modica” lasciando una porta aperta sull’utilizzo del palazzo di giustizia della Contea, anche se sempre condizionato al volere del presidente del Tribunale di Ragusa, da cui dipende. La delegazione (avvocato Enzo Galazzo, senatore Concetto Scivoletto, avvocato Carmelo Scarso) ha ribadito le richieste del Comitato finalizzate a migliorare l’efficienza della giustizia ed il risparmio di spesa, valorizzando la nuovissima struttura inaugurata appena nove anni fa con l’impiego di oltre dieci milioni di euro. L’avvocato Galazzo ha sottolineato, tra l’altro, come tale utilizzo consentirebbe il decongestionamento dell’attività giudiziaria, in atto concentrata a Ragusa, minori costi per gli utenti e la realizzazione di una giustizia di prossimità più rapida ed efficace.
«Il presidente della Regione Rosario Crocetta - si legge nella nota del Comitato - , presente all’incontro, ha confermato la sua disponibilità a farsi carico delle spese di gestione del presidio e ad appostarle in bilancio in occasione della manovra finanziaria che sarà discussa nel corso del corrente mese di giugno. Il ministro, preso atto, si è detto pronto alla stipula della convenzione con la Regione appena questa avrà adottato i suoi provvedimenti, e a consentire l’utilizzo del palazzo di giustizia di Modica, con le modalità riservate al Presidente del Tribunale. La delegazione è stata sostenuta nelle sue richieste dalla Senatrice Venerina Padua, dal Senatore Giuseppe Lumia e dai deputati regionali Orazio Ragusa e Nello Dipasquale. Un impegno per il raggiungimento degli obiettivi è stato infine richiesto all’onorevole Pippo Di Giacomo, presidente della Commissione regionale Sanità, che l’ha assicurato. Il Comitato confida, a questo punto, che ciascuno degli attori in campo assolva ai suoi impegni nel breve tempo che rimane a disposizione».
«Il vero problema - afferma Mimmo Barone, avvocato ragusano già presidente dell’Aiga - sono i vuoti di organico del Magistrati. Allo stato attuale mancano sei giudici e questo dato sta mettendo in crisi in modo particolare la giustizia civile. Occorre fare la battaglia per avere l’organico al completo. Al momento, invece, nessuno si muove in questa direzione».

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