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Trivellazioni a Scicli, altra mobilitazione per il no

SCICLI. Nuove osservazioni per dire no alle trivellazioni nel territorio di Scicli. Le annuncia il sindaco Franco Susino alla notizia che in questi giorni circola nel territorio Ragusano circa nuove richieste di perforazioni e, soprattutto, sull'accordo fra Regione e società con attività nel campo dei giacimenti offf-shore ed a terra. Accordo che non risparmia Ragusa e Scicli di riflesso visto un investimento di ricerca che riguarda il basso Irminio a poche decine di metri dal confine sciclitano. "Abbiamo già inviato tempo fa delle prime osservazioni sul nostro dissenso a nuove ricerche nel territorio - afferma il primo cittadino - stiamo lavorando e siamo nella fase del perfezionamento a nuove osservazioni che faremo pervenire nuovamente alla Regione dopo le controdeduzioni che ci erano arrivate alle prime osservazioni. Non escludiamo anche di ricorrere al Tar semmai ce ne fosse di bisogno. In questi giorni ci stiamo attivando con le associazioni ambientaliste per creare un movimento unitario per contestare nuove attività di perforazioni sul territorio".
Mercoledì intanto è stato siglato l'accordo tra la Regione e l'Assomineraria, Enimed, Edison Sicilia ed Irminio. Ad annunciarlo è stato il presidente della commissione Attività produttive, Bruno Marziano. Il protocollo riguarda la realizzazione in particolare per Ragusa e Caltanissetta di attività legate alle manutenzioni e ricerca per il miglioramento degli impianti industriali e per le attività di ricerca petrolifera come piattaforme con progetti ed investimenti per oltre 2 milioni di euro. L'intesa riguarderà anche il polo industriale di Priolo con le aree di Punta Cugno e Marina di Melilli per la costruzione di piattaforme petrolifere. "Questo pacchetto di investimenti - ha detto Marziano - verrà sottoposto al vaglio degli assessorati competenti per garantire che siano rispettate tutte le prerogative. Il protocollo può rappresentare il vero percorso per il rilancio del lavoro e dell'occupazione". Ed è di ieri ora l'intervento del coordinatore delle liste civiche Liberi e Concreti e Patto per Scicli, Giovanni Savà, il quale sottolinea come "a 20 metri dal confine tra Ragusa e Scicli, lungo la vallata dell'Irminio, la società Irminio Srl prevede nuove perforazioni alla ricerca di gas e come le royalties di un emungimento che attinge a piene mani al sottosuolo sciclitano andranno al Comune di Ragusa - dice Savà - le royalties per lo sfruttamento della sacca petrolifera che insiste nel sottosuolo di Scicli andranno a finire nelle casse del comune capoluogo, mentre a noi resterà la consolazione di avere un'amministrazione ecologista e di sinistra".

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