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Pachino, la sfida del ballottaggio: nessuno sigla gli apparentamenti

Bruno e Ferrara correranno da soli. Nel sorteggio primo posto sulla scheda al candidato del Megafono

PACHINO. Correranno da soli, a Pachino, al turno di ballottaggio dell'8 e 9 giugno i candidati a sindaco Roberto Bruno del Pd e Andrea Ferrara del «Megafono». Ieri entro mezzogiorno al palazzo municipale di via XXV Luglio non sono pervenuti apparentamenti tra le due coalizioni e le liste che non sono andate oltre il primo turno. Ma è stato un fine settimana infuocato quello appena trascorso, tra incontri notturni e tentativi di accordi sotterranei. Ma anche di apparentamenti tecnici. Sabato nel tardo pomeriggio il portavoce del movimento «Cambiamenti», Giuseppe Gambuzza, ha annunciato un accordo tra il gruppo che ha sostenuto la candidatura di Nicolò Costa, la coalizione di Andrea Ferrara e quella di Nino Iacono. Insieme, le tre coalizioni avrebbero raggiunto più del 50 per cento, e avrebbero determinato una distribuzione dei seggi col proporzionale ottenendo la maggioranza nell'aula di via Rubera. Ma mentre si inseguivano le voci dell'accordo siglato, è arrivata la secca smentita di Nino Iacono. «Non ho mai pensato - ha detto Iacono -, ad apparentare le mie liste: avevamo detto che correvamo da soli e abbiamo mantenuto la nostra promessa. Quando sarà proclamato il prossimo sindaco, io presenterò ricorso: è accaduto qualcosa, durante le elezione, che dovrà essere approfondito». Si è autoesclusa dagli apparentamenti anche la coalizione guidata da Sebastiano Mandalà: la civica «Uniti per Pachino» ha deciso di non schierarsi con gli sfidanti al ballottaggio lasciando liberi gli elettori. Nella tarda mattinata di ieri la commissione elettorale, negli uffici di via Unità, ha effettuato il sorteggio dei due candidati nella scheda: il numero 1 sarà Andrea Ferrara, mentre il numero 2 Roberto Bruno. Ferrara ha indicato assessori Franco Coppoletta, Cristina Olindo, Giusy Schembri e Simone Avolese, mentre Bruno ha scelto in giunta Andrea Rabito, Andrea Nicastro, Carmelo Piccione e Gisella Calì.

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