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Vittoria, dal Tar ok all'affidamento all'esterno del servizio di igiene urbana: respinto il ricorso dei lavoratori ex Amiu

VITTORIA. Il Tar di Catania ha respinto il ricorso dei lavoratori ex Amiu (Azienda Municipalizzata di Igiene Urbana) di Vittoria che avevano chiesto l’annullamento delle delibere della giunta e del consiglio comunale con le quali si era deciso di affidare all’esterno, a una ditta privata, mediante bando di gara, il servizio di igiene urbana. Il ricorso presentato dai dipendenti intendeva contrastare  la liquidazione volontaria dell’Azienda municipale di igiene urbana e tutti gli atti successivi (il contratto con la Sapò di Agrigento che dall’ottobre scorso gestisce il servizio e la cessazione del rapporto di lavoro con i dipendenti che essa non ha potuto assumere). La sentenza del Tar è stata depositata il 20 maggio. Il Tribunale amministrativo ha, in parte, giudicato improcedibile e, nel merito, lo ha rigettato.
Il sindaco, Giuseppe Nicosia, ha detto: “Questa decisione conferisce un’ulteriore patente di legalità agli atti di esternalizzazione del servizio di igiene urbana. La decisione del Tar entra nel merito, suggellando l’opportunità delle scelte compiute dall’amministrazione comunale, che puntavano ad un risparmio dei costi e al miglioramento del servizio, e dando atto dell’ampio confronto sindacale avviato prima della messa in liquidazione dell’Amiu. Da parte dei giudici, quindi, vi è stata una promozione a pieni voti delle procedure di liquidazione e della successiva esternalizzazione del servizio di igiene urbana. La bocciatura del ricorso non va intesa tanto nei confronti dei dipendenti dell’Amiu, che rivolgendosi ai giudici amministrativi hanno esercitato un loro diritto, quanto piuttosto nei confronti di quella frangia dell’opposizione che si era schierata contro gli interessi della città e che pretendeva che mantenessimo il cattivo funzionamento del servizio e l’emorragia di fondi pubblici, a tutto discapito dei cittadini. Con la nostra scelta abbiamo evitato, oltre al disastro ambientale, anche quello economico, che nell’arco di pochi anni avrebbe decretato la triplicazione della tassa sui rifiuti, a fronte di un servizio pessimo. La morale politica che possiamo trarre dalla sentenza del Tar è che noi  continuiamo a difendere gli interessi della città, i servizi e l’ambiente, e di ciò ce ne dà atto non solo l’opinione pubblica, ma anche l’autorità giudiziaria. Altri, invece, come l’opposizione, difendono interessi di parte e vanno contro l’interesse della collettività pur di creare ostruzionismo a sottoscritto e all’amministrazione comunale”.

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