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Ospedali e posti letto nel Ragusano, sindaci preoccupati per gli ulteriori tagli

Tra posti per acuti, lungodegenza e riabilitazione l’Asp 7 perde 23 posti letto rispetto al piano del 2010. Nel corso della riunione si è parlato anche del fenomeno dell’immigrazione

RAGUSA. Faccia a faccia tra la conferenza dei sindaci ed il commissario straordinario dell’Asp, Vito Amato (era accompagnato da Tamara Civello responsabile del controllo di gestione dell'azienda), sulla bozza di riordino della rete ospedaliera predisposta dall'assessorato regionale alla sanità. Quello di ieri mattina è stato un tavolo tecnico partecipato. La riunione, presieduta dal sindaco Federico Piccitto ha preceduto l'audizione degli stessi sindaci in Commissione regionale Sanità per un confronto dettagliato sui contenuti della bozza. I rappresentanti dei comuni iblei hanno espresso alcune valutazioni sugli ulteriori tagli ai posti letto ospedalieri e sul rischio di possibili carenze relative alle prestazioni sanitarie offerte nel territorio ibleo, derivanti dall'applicazione del nuovo piano. In particolare, la discussione si è articolata sul costante decremento, registrato negli ultimi anni, del coefficiente di posti letto ospedalieri a disposizione dei cittadini iblei nelle strutture sanitarie del territorio, confermato anche nella bozza assessoriale, nonché sulla necessità di potenziare, anziché ridurre, il personale sanitario a disposizione dell'azienda sanitaria iblea. Il commissario Vito Amato ha detto che «la bozza che l'assessorato alla Salute ha fatto pervenire all'Azienda Sanitaria è quella che sarà presentata al Ministero della Salute per essere approvata. Rispetto a quella del 25/05/2010, la riduzione dei posti letto, in tutti e sei gli ospedali della provincia è minima». Infatti i posti per acuti passano da 725 a 692. Complessivamente sommando i posti per la lungodegenza e riabilitazione rispetto al 2010 si perderebbero 23 posti. Per Amato «più che altro si tratta di una nuova riorganizzazione delle Unità Operative complesse e semplici. È una proposta che scongiura la chiusura dei piccoli ospedali». Per il sindaco Piccitto «è una situazione preoccupante, l'ennesima nel rapporto, sempre più complesso, con la Regione Siciliana che ci vede ulteriormente penalizzati, dopo i drastici tagli ai posti letto già effettuati negli ultimi anni. Ci saremmo aspettati un maggiore coinvolgimento nella predisposizione del piano elaborato dall'Assessorato regionale alla sanità relativo al riordino dei posti letto ospedalieri nel territorio ibleo, rispettando il ruolo dei Sindaci nelle scelte in materia sanitaria che riguardano il nostro territorio. Con tutta evidenza, anche in questo caso, la Regione è rimasta sorda ai richiami e perfino al contributo delle realtà locali, preferendo scaricare su di esse il peso delle emergenze, con conseguente rischio di pesanti riflessi, in prospettiva, anche per i cittadini». La riunione è stata anche un'occasione per palare di emergenza emigranti e tutti convenivano sul fatto che bisogna sensibilizzare la Regione ad intervenire con strumenti concreti per far fronte ai bisogni del fenomeno sbarchi. Il sindaco di Monterosso Almo, prima della chiusura della riunione, ha proposto, riprendendo un precedente intervento del sindaco di Scicli, di chiedere un incontro con la VI Commissione Sanità dell'Assemblea Regionale Siciliana previa acquisizione di altri informazioni e dati che verranno forniti dall'Azienda sanitaria. 

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