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Ragusa, refezione scolastica: «dubbi» sulle proroghe

RAGUSA. «L'anno scolastico sta finendo ed il Comune non è ancora riuscito a bandire la gara d'appalto per il servizio di refezione scolastica». Lo sostiene il consigliere comunale Sonia Migliore.
«Manca poco più di un mese alla chiusura delle scuole e dobbiamo constatare che l'Amministrazione grillina non è riuscita, ancora una volta, a espletare, in 8 mesi, il bando per il servizio di refezione scolastica. Inoltre, l'ultima proroga è scaduta lo scorso 31 marzo, da quel momento non si sa chi, sino ad oggi 28 aprile, ha espletato il servizio e soprattutto a che titolo, visto che non ci sono altre proroghe e che ovviamente la gara non è stata espletata» dice la Migliore che invia un’interrogazione all’assessorato regionale agli Enti locali e alla Corte dei Conti.
Secondo la ricostruzione della Migliore «L'intera vicenda inizia lo scorso 21 agosto quando la ditta CNS – Gran menu di Pozzallo rifiuta una proroga di 45 giorni. Il 19 settembre Piccitto si vede perciò costretto ad indire una gara, per lo stesso periodo di tempo, che verrà vinta dalla ditta Stefano srl di Ragusa. I 45 giorni finiscono e il 31 dicembre il Comune bandisce l'ennesima gara, questa volta per 91 giorni e per l'importo di 370.970 euro e il 21 gennaio, si decide di prorogare nuovamente il servizio per ulteriori 63 giorni, ossia fino al 31 marzo». Nella sua interrogazione una serie di domande serrate che riguardano anche il nuovo bando predisposto.
Il nuovo bando per l’affidamento del servizio di refezione è stato approvato il 14 febbraio scorso. I tempi tecnici per l’affidamento del servizio che si desumeva dovesse durare fino alla fine della scuola però non sono così rapidi. L’affidamento, nelle intenzioni dell’amministrazione comunale, doveva durare una novantina di giorni per arrivare al completamento della fornitura dell’anno scolastico in corso per poi attivare nuove procedure per il servizio annuale - o pluriennale - di refezione. Nonostante vari tentativi, non è stato possibile raggiungere l’amministrazione comunale per una replica sulla questione.

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