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Ragusa, futuro incerto: senza stipendio da 4 mesi

«La Regione deve finanziare il capitolo di spesa del 2012 per un importo pari a un milione di euro - dice Giovanni Belluardo, rappresentante sindacale della Cisl - e tre milioni relativi al 2013»

RAGUSA. Tre commissari in quattro anni. Con l’ipotesi di un accorpamento dell'Associazione Allevatori con l’Istituto regionale zootecnico. In una situazione economica sempre più difficile. Nonostante tutto i servizi, fino ad oggi, siano stati garantiti. Ma il futuro dell’Associazione Allevatori di Ragusa appare sempre più incerto. Nessun rimborso chilometrico agli ispettori che effettuano, nelle aziende, la valutazione morfologica degli animali. Gli esami sulla qualità del latte, al momento, vengono garantiti nei laboratori della sede di viale delle Americhe. I ventiquattro lavoratori della sede di Ragusa attendono il saldo di quattro mensilità pregresse con i contratti di solidarietà nazionale. Una situazione di grande incertezza per dipendenti che chiedono, per l’ennesima volta, garanzie sul loro futuro. «Si deve avere il coraggio di porre fine a questa lenta agonia – spiega Massimo Occhipinti, dipendente dell'associazione allevatori - e porre nelle condizioni i lavoratori di cercare un futuro lavorativo altrove. Lavorare con impegno e dedizione, ogni giorno senza nessun tipo di riconoscimento economico è una mortificazione per le mostre famiglie. Abbiamo garantito, a nostre spese, i controlli funzionali sulla qualità del latte senza avere nessun rimborso sulle spese del carburante. Abbiamo atteso, invano, un incontro chiarificatore con l’assessore regionale Dario Cartabellotta ma nulla è stato fatto». L’ennesimo grido di allarme delle organizzazioni sindacali che hanno chiesto, all’assessore regionale, tempi celeri. Tra le ipotesi l’accorpamento dell’associazione allevatori con l’Istituto zootecnico regionale. «La Regione deve finanziare il capitolo di spesa del 2012 per un importo pari a un milione di euro - aggiunge Giovanni Belluardo, rappresentante sindacale della Cisl - e tre milioni relativi all’annualità dello scorso anno. Allo stato attuale, nonostante i mille annunci e grandi proclami dei funzionari di turno, non ci sono le condizioni per proseguire l’attività nel modo migliore. Per questa ragione abbiamo costituito un presidio permanente di lavoratori dinanzi la sede dell’assessorato regionale all’Agricoltura di Palermo».Un accorato appello anche alla deputazione della provincia di Ragusa affinchè si faccia portavoce delle istanze dei lavoratori. «Attendiamo un segnale anche dal mondo della politica - che ha disatteso gli impegni presi». Il presidente dell'associazione allevatori, Gianni Campo, allarga le braccia. «Non si vuole risolvere una situazione che appare abbastanza chiara - spiega Campo - il regime commissariale non ha affrontato, in maniera decisa, il problema strutturale dell'associazione. Se si vogliono chiudere gli uffici si abbia il coraggio di farlo senza prendere in giro i lavoratori». 

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