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Pomodori di Vittoria in vetrina, premiate le migliori qualità dell’oro rosso

VITTORIA. Il pomodorino è nato qui. Nella fascia trasformata che va da Licata a Pachino è stata sperimentata, per la prima volta, quella varietà colturale che oggi è diventata protagonista sulle tavole italiane. La Sicilia vanta 10.000 ettari di colture sotto serra ed a campo aperto. Vittoria è il cuore di questo territorio.
Qui si è svolta la terza edizione del premio "Tomato excellent" dedicata alla varietà del pomodoro rosso. E' organizzato dall'associazione "Agrorà", presieduta da Saro Sallemi. La manifestazione ha premiato ieri sera, sul palco di Villa Orchidea, la migliore varietà di pomodoro e delle varietà sementiere. A presentare la serata sono stati Elenoire Casalegno e Roberto Gueli. Il premio è stato organizzato nel 2011 al Donnafugata Resort, nel 2012 è stato ospitato al Macfrut. L'edizione 2014 è stata presentata alla Fiera di Berlino. Ha al suo fianco partners di rilievo come il ministero delle Politiche agricole, la regione, cesena Fiera ed il Mas di Catania. Ad aggiudicare il premio sono state due giurie, presiedute da Epifanio Fontana e Biagio Di Mauro.
«Puntiamo a valorizzare e dare spinta al nostro prodotto - spiega Sallemi - in un periodo di crisi è importante puntare sulla qualità. La varietà vincitrice potrà apporre l'etichetta "Tomato excellent" sul proprio pomodoro che arriverà su tutti i mercati». Sempre ieri si è svolto il convegno "Coltiviamo sviluppo…", dedicato al pomodoro da mensa siciliano. Il premio, per la tipologia "costoluto/insalataro" è stato attribuito alla varietà Marinda. Per la categoria Cuore di Bue ha vinto la varietà Tomawak, per il San Marzano/Oblungo, la varietà premiata è la "Sir Elyan", per il Datterino si è premiato la Cikito. E ancora: premio per la categoria Plum alla varietà Pixel, per la tipologia Grappolo alla Eracle e per la tipologia Cherry si è deciso di premiare il Creatuvo.
Al convegno era presente Eytan Kachel, israeliano. E' lui il padre del pomodoro a grappolo e del pomodorino sottoserra. Era il 1986, quando insieme a Franco Schilirò e Alberto Fabbretti sperimentarono le prime colture di pomodoro rosso, a grappolo, sotto serra. Fino a quel momento, in Italia, si privilegiava il pomodoro verde. L'esperimento funzionò e si diede il via alla cultura del ciliegino, oggi riconosciuto anche con l'Igp di Pachino. Kachel è stato l'ospite d'onore della manifestazione. Tra i relatori, Luciano Trentin, del centro Servizi ortofrutticoli. «La Sicilia ha la migliore qualità di pomodoro. Ma la maggior parte del valore aggiunto non rimane qui. Bisogna concentrare l'offerta e organizzare qui l'esportazione verso altri paesi».

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