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Ortaggi sempre più cari dal mercato alla tavola, prezzi quintuplicati a Santa Croce

Per risolvere il problema e venire incontro sia agli acquirenti finali che ai produttori, la Confederazione italiana agricoltori parla di consorzi tra piccoli e grandi produttori di Santa Croce

SANTA CROCE. Ridurre i passaggi, all’interno della filiera, che fanno lievitare in maniera ingiustificata i prezzi dei prodotti orticoli. Un’azione di contrasto, da parte dei produttori, per sostenere le imprese agricole di Santa Croce. Dal campi al punto vendita il prezzo è quintuplicato. Un divario ingiustificato che rischia di fare crollare anche i consumi. La melenzana segna il record negativo di 40 centesimi al chilo e la zucchina 30 centesimi. Ma nel punto vendita sotto casa, di contro, i prezzi sono al rialzo.
“Quello che accade è assurdo -spiega Ciccio Emmolo, commissionario ortofrutticolo - la nostra merce resta invenduta con la zucchina quotata 30 centesimi, la melenzana poco meno di 40 e nei banchi dei punti vendita, a pochissimi metri dal mercato di contrada Petraro, i prezzi sono al rialzo. Con la stessa zucchina venduta un euro e trenta al chilo. I consumatori sono smarriti e non riescono a capire questi assurdi passaggi che fanno lievitare in maniera ingiustificata i prezzi e allontanare i cittadini dai banchi del punto vendita. In questa fase, al di là dei marchi e dei tavoli tecnici, serve un’azione forte nei confronti della grande distribuzione che detiene il monopolio nelle piattaforme. Alcuni passaggi, all'interno della filiera, vanno eliminati e i prezzi dei prodotti calmierati. Siamo pronti ad iniziative di protesta, anche eclatanti, affinchè ci sia, realmente, una presa di coscienza forte del problema”.
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