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Piano regolatore e ritardi a Vittoria, Dal Pd: "Bisogna fare presto"

VITTORIA. Il rischio del commissariamento per il Piano regolatore di Vittoria. Le opposizioni temono che i ritardi del Prg possano condurre la Regione a decidere la nomina di un commissario ad acta. Per questo i gruppi di opposizione sollecitano la giunta a portare in aula lo strumento urbanistico. La capogruppo di Sel, Mariella Garofalo, ha presentato, per questo, un’interrogazione. Il sindaco, però, aveva risposto a tono, precisando che spetta al consiglio comunale l’approvazione del piano, che la giunta ha già presentato. Nel rimpallo di responsabilità si inserisce anche il segretario del Pd, Francesco Cannizzo. Secondo Cannizzo, “le polemiche promosse dalle opposizioni sono sterili ed hanno gettato discredito sulla prospettiva di uno sviluppo armonico della città. Condivido le preoccupazioni. Bisogna fare presto”. Il Prg di Vittoria rischia di diventare una vicenda infinita. L’incarico per la redazione del piano venne dato otto anni fa, al progettista Maurizio Erbicella. Solo negli ultimi anni, però, si è impressa un’accelerazione. Nel luglio scorso, lo schema di massima è approdato in consiglio comunale. A settembre esso è stato ritirato dalla giunta perchè la maggioranza non aveva i numeri per approvarlo. Poi sono emersi degli errori nella cartografia di Scoglitti ed i gruppi di opposizione hanno protestato vivacemente. Hanno chiesto alcune modifiche e sono pronte a dare battaglia in aula. Nel frattempo, gli uffici stanno predisponendo le nuove cartografie. I gruppi di opposizioni chiedono di fare in fretta, il sindaco Pippo Nicosia spiega che si può procedere all’approvazione anche prima che ci concluda la redazione dei nuovi elaborati cartografici, dove devono solo essere corretti degli errori materiali. I gruppi di opposizione sono invece convinti che essi inficiano pesantemente il piano. Cannizzo appoggia la posizione del primo cittadino: “L’errore cartografico è stato superato. Ma aveva comunque un’incidenza percentuale molto bassa. Riguardava, infatti, gli edifici nuovi e modificati. In ogni caso, siamo ancora allo schema di massima del Prg”.
F. C.

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