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La maggioranza non si presenta in aula, a Ispica salta la sfiducia al sindaco Rustico

ISPICA. Nessun dibattito e nessuna votazione sulla mozione di sfiducia al sindaco Rustico giunta ieri in consiglio comunale. I fedelissimi di Rustico hanno quasi tutti disertato i lavori e la seduta è stata riconvocata, con il medesimo ordine del giorno, per venerdì alle 18.



I FATTI
Alle 9 erano presenti in aula i 12 consiglieri dell'opposizione (Monaca, Spatola, Genovese, Fidelio M e Padova del Pid, Muraglie e Roccuzzo del Pd, Fidelio A. e Spadaro del Ses, Rustico e Solarino di Leb e l'indipendente Lauretta) ma solo 3 consiglieri degli 8 che sostengono Rustico: il presidente Quarrella, che ha spiegato di essere presente solo per il ruolo che ricopre, Anna Infanti e Carmelo Oddo. Assenti gli altri cinque vicini a Rustico: Pina Donzello, Massimo Donzello, Cesare Pellegrino, Patrizia Lorefice, Piero Zocco. La mozione di sfiducia, quindi, non è stata affrontata e le opposizioni, come previsto dalla legge, hanno richiesto una nuova convocazione. I tre della maggioranza e le opposizioni hanno, quindi, kafkianamente dibattuto sulle responsabilità del dissesto: mentre la maggioranza ha attribuito alle opposizioni la "colpa" di avere deliberato in Consiglio il dissesto, le opposizioni hanno accusato i fedelissimi di Rustico di aver sostenuto per anni la gestione "allegra" delle finanze portata avanti dal primo cittadino. Successivamente l'appello di Oddo, definito "demagogico" dalle opposizioni, di procedere insieme alla sistemazione dei conti pubblici e della pianta organica per poi dimettersi tutti, maggioranza e opposizione. Infine, la dichiarazione di Oddo e Infanti di non voler partecipare alla seduta di venerdì.



LE REAZIONI
Le opposizioni stanno organizzando azioni di sensibilizzazione della città per fare pressing sugli 8 irriducibili, ma se anche la mozione dovesse passare in aula venerdì, cosa molto difficile, non ci sarebbero più i 90 giorni necessari fino al 25 maggio (giorno fissato per le amministrative in Sicilia) per andare subito al voto, per cui si renderebbe necessaria la nomina di un commissario fino al 2015, scadenza naturale del mandato di Rustico.
Presenti in aula, nonostante l'orario e il giorno inconsueti di convocazione del consiglio, numerosi cittadini ed esponenti delle categorie produttive e diversi grillini ispicesi. Tra i cittadini serpeggiava "amarezza e delusione per le sorti della città".

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