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Piano regolatore di Vittoria, il sindaco Nicosia richiama i consiglieri

VITTORIA. Prg, nodo della discordia. Il tema che ha caratterizzato, da alcuni mesi, il dibattito politico cittadino. Dopo la mancata approvazione del settembre scorso (la giunta Nicosia non aveva in aula i numeri per approvare lo strumento urbanistico e ritirò il piano, mentre i consiglieri di opposizione chiesero di apportare sostanziali modifiche), il Prg non è più tornato in consiglio comunale. Nel frattempo, emersero degli errori cartografici riguardanti la zona di Scoglitti: l'opposizione protestò vivacemente e la giunta promise di rimediare in tempi brevi. In molti, però, temono che si corra il rischio del commissariamento, anche perché, già nel giugno scorso, la Regione aveva sollecitato il comune all'approvazione paventando l'ipotesi della nomina di un commissario ad acta. Tre giorni fa, la capogruppo d Sel, Mariella Garofalo, aveva inviato un'interrogazione chiedendo alla giunta di fare in fretta e di portare il Prg in aula il più presto possibile. Ora, il sindaco risponde per le rime. Secondo Giuseppe Nicosia non c'è alcun motivo per cui il consiglio non possa votare lo schema di massima. Gli uffici stanno lavorando per correggere gli errori ma, nel frattempo, il piano regolatore può essere discusso ed approvato. E, a sua volta, ribalta le responsabilità, spiegando che il Prg è pronto e che il consiglio comunale può eaminarlo.
"Spiace - afferma Nicosia - che si continui a perdere tempo su un atto che è stato presentato da tempo. È ora che il consiglio comunale si esprima. Da parte mia, farò ulteriori pressioni nei confronti degli uffici competenti, affinché emendino il piccolo errore cartografico, che, però, non incide sullo schema di massima, che, se si vuole, può essere tranquillamente approvato. È incomprensibile che agli errori dei tecnici si sommino altri errori da parte del consiglieri comunali, che non procedono all'esame del nuovo strumento urbanistico, anche dopo parecchie sedute. La città aspetta il superamento della logica dei vincoli ultra trentennali. Il turismo non può aspettare i tempi lunghi e morti della politica; è venuto il momento di decidere: un sì o un no, ma che sia un voto certo sullo schema di massima e sulle modifiche che il civico consesso vorrà apportare. Nessuno rende loro difficile il voto, ma finora nessuna decisione è stata assunta. E la città aspetta..."  FC

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