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Ragusa, netturbini senza stipendio: è protesta al Comune

RAGUSA. Pomeriggio caldo a palazzo dell'Aquila, dove i netturbini in massa si sono recati per rivendicare lo stipendio di gennaio. Momenti convulsi, ma alla fine è stato chiarito il "giallo". Nessun intenzione del Comune di non pagare la ditta "Busso" che ad oggi gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani. Oggi saranno saldate le fatture di gennaio. In concomitanza con la seduta del consiglio comunale, un folto numero di operatori ecologi seriamente preoccupati si è recato in Municipio. In mano una lettera della ditta in cui si spiegava che erano a rischio le spettanze a causa di mancati trasferimenti del Comune.
Una nota che ha creato non poco allarme tra i lavoratori che già ieri mattina avevano parlato con i titolari dell'azienda. "Ci hanno detto che il Comune non dà i soldi alla ditta e quindi non ci possono pagare gli stipendi" hanno scandito dinanzi al sindaco i lavoratori, nella sala delle commissioni. Il primo cittadino ha chiarito che, per contratto, la ditta, anche qualora il Comune non pagasse fino a tre mesi, è tenuta a pagare comunque e regolarmennte gli stipendi. Gli operatori ecologici, però, hanno chiesto al sindaco di fare "pressing" sull'azienda chiedendo un confronto. Piccitto pare abbia telefonato al titolare della "Busso" che però non si è presentato, pare perché fuori città.
In serata, però, il "giallo" è stato risolto. La lettera della ditta è datata sei febbraio. Il giorno seguente il Comune aveva scritto sia alla Busso che ai sindacati per chiarire la situazione: "Lo scrivente - si legge nella nota a firma di Giulio Lettica, dirigente comunale e direttore esecutivo del contratto con la Busso - sta effettuando dei controlli in relazione alle penali da applicare sul canone del mese di gennaio 2014. Tali controlli verranno ultimati lunedì 10 febbraio, pertanto martedì 11 febbraio si potrà procedere alla liquidazione delle fatture, ovviamente al netto delle eventuali penali applicate".
Insomma, i soldi ci sono, nessun rischio per gli stipendi che, in ogni caso, per contratto l'azienda avrebbe dovuto corrispondere anche in mancanza di un versamento del Comune. Perché l'azienda non ha comunicato il contenuto di questa nota ai dipendenti? Perché non l'hanno fatto le organizzazioni sindacali a cui, il 7 febbraio, era stato inviato il fax?
La questione "calda", in realtà, è proprio legata alle penali che la ditta dovrebbe pagare per il mancato raggiungimento dei livelli di raccolta differenziata. Un servizio che non corrisponderebbe a quanto previsto nel contratto tra Comune e azienda. E' stato l'assessore all'Ecologia, Claudio Conti, ad incontrare, intorno alle 19,30, una rappresentanza dei lavoratori, mentre gli altri attendevano l'esito nell'androne del primo piano del Comune. Nessuno stop, dunque, degli stipendi e nessuna interruzione dei pagamenti, circostanza che era stata comunicata all'azienda da qualche giorno.
Ieri anche gli indigenti sono andati a protestare al Comune. Lo stop alla graduatoria dei cantieri di servizio imposto dalla Regione ha creato notevoli disagi. Al momento il Comune ha stanziato altri settantamila euro per i sussidi, ma si sta cercando di capire se vi siano altre risorse. La paura è sempre la stessa, ossia che i soldi finiscano e che in tanti, pertanto, debbano restare in attesa senza un aiuto.

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