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Organi espiantati, decisivo l’aeroporto di Comiso

COMISO. L’aeroporto di Comiso base aerea per un caso straordinario. Per la prima volta infatti lo scalo casmeneo è stata base per l’arrivo e partenza di aerei con a bordo non turisti bensì degli organi umani che salveranno altre vite. Questa notte all’Ospedale Civile di Ragusa sono stati infatti espiantati cuore, fegato, reni, polmone ad una 29enne. La giovane sposata da soli 18 mesi era stata colpita da un malore domenica scorsa e si trovava ricoverata nel reparto di Rianimazione del "Civile". Le condizioni  erano apparse subito molto gravi, anzi disperate e si aggravavano ogni munito che passava, tanto da configurare una “condizione di non ritorno”. I medici pertanto hanno deciso di decretarne la morte cerebrale. Ieri pomeriggio la decisione assunta dai familiari di espiantarne gli organi, per altro rispettando le manifeste volontà della giovane donna. I dottori Iuvara e Rabito si sono attivati contattando il Centro Regionale trapianti per ricercare i potenziali accettori.  
Determinante è stato il ruolo della nuova struttura aeroportuale di Comiso, ed  infatti, il presidente della Soaco, Rosario Dibennardo, si è subito attivato  per consentire l’atterraggio degli aerei militari provenienti da fuori regione anche se in orari diversi  dalla normale attività. Questa nuova realtà del Magliocco, ha permesso così, per la prima volta, l’espianto anche di organi che hanno una scarsa resistenza extracorporea. Trasportati all’aeroporto di Comiso da lì sono volati il fegato alla volta di Roma, il cuore è partito invece per Cagliari, i polmoni ed uno dei reni sono stati trasferiti a Palermo, mentre l’altro rene a Catania. “La tragica scomparsa di una giovane vita viene in parte alleviata da un gesto di immensa generosità e civiltà – ha affermato il commissario straordinario, Angelo Aliquò - La presenza del nuovo aeroporto provinciale ha permesso, per la prima volta a Ragusa, l’espianto del cuore, cosa altrimenti impossibile, sino ad ora, per la comprensibile distanza con l’aeroporto di Catania,  che impediva la donazione di un organo che va reimpiantato tempestivamente.”    

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