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I 5 Stelle dicono no alle nuove costruzioni, legge su Ibla: è scontro a Ragusa

RAGUSA. Tra Peppe Lo Destro di Ragusa Domani e Zaara Federico gli scambi di battute, spesso al vetriolo, sono all'ordine del giorno in consiglio comunale. Ma nella seduta di giovedì si è andati forse un po’ oltre, e il presidente Gianni Iacono è stato costretto a sospendere la seduta.

La scintilla è stato il rifinanziamento della legge su Ibla. Un continuo di botta e risposta, dai toni accesi, in diretta streaming. Placati gli animi, poi, si è tornati in aula dove erano presenti i rappresentanti della Cna. Perchè si doveva discutere un ordine del giorno a sostegno delle imprese vessate da Riscossioni Sicilia. E poi anche un documento a sostegno del mondo agricolo. I temi più delicati sono stati quelli di carattere urbanistico. Due ordini del giorno sulle costruzioni in zona agricola, argomento delicato e sul quale l'attenzione della Magistratura è stata sempre alta. Un ordine del giorno era stato presentato il 30 luglio dai consiglieri di minoranza Maurizio Tumino (Pdl), Gianluca Morando (Movimento Civico Ibleo), Peppe Lo Destro e Giorgio Mirabella (Idee per Ragusa): riguarda una variante al Piano regolatore per ripristinare il lotto minimo di 10.000 mq per le abitazioni nel verde agricolo. Tumino ha sottolineato la necessità di risposte in merito “alla programmazione urbanistica”. «La questione del lotto minimo appare strumentale alle speculazioni – ha replicato Filippo Spadola, dei 5 Stelle – e non in linea coi principi sanciti dall’articolo 9 della Costituzione a tutela e salvaguardia del patrimonio, oltre che storico ed artistico, ambientale».

La proposta è stata bocciata, anche con il voto di Giorgio Massari del Pd. Si è andato, invece, nella direzione di impegnare l’amministrazione ad avviare una variante al Prg, dando mandato agli uffici competenti di perseguire l’obiettivo dello stop al consumo di suolo agricolo. Ha chiarito il senso il capogruppo di Città: «Il verde agricolo va tutelato – ha detto Carmelo Ialacqua di Movimento città – a garanzia di tutela dei diritti costituzionali ed argine per ogni deriva di tipo affaristico». Un altro ordine del giorno riguardava una variante al Prg presentata dai consiglieri di maggioranza. Prossima seduta lunedì. All'ordine del giorno, tra gli altri punti, la discussione sull'istituzione dei registri delle unioni civili.

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