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Scicli e i crediti dei rifiuti Da recuperare 13 milioni

SCICLI. Sarebbe ossigeno puro per le casse del Comune di Scicli la riscossione dei crediti vantati nei confronti dei Comuni di Modica, Ispica e Pozzallo per il mancato pagamento delle somme riguardanti il conferimento dei rifiuti nella discarica di San Biagio. La cifra più consistente è attesa dal Comune di Modica: 9 milioni e mezzo divisa fra 6 milioni e mezzo di quota capitale e 3 milioni per interessi maturati. Da giorni si parla con sempre più insistenza del fatto che la città della Contea sarebbe disposta a pagare il 70 per cento della quota capitale con una consistente "cresta" che ridurrebbe di parecchio l'entrata per l'ente sciclitano. Se ciò dovesse accadere si registrerebbe un enorme danno per il Comune sciclitano che attende da anni il pagamento del debito (l'attenzione dell'ex giunta Torchi a questa problematica è un ricordo). Se ciò dovesse accadere la doppia beffa della discarica di San Biagio, sita nell'entroterra sciclitano a poche centinaia di metri da alcune contrade rurali densamente abitate, sarebbe una realtà. Doppia perchè oltre al danno ambientale con al vaglio le troppe patologie tumorali registratisi negli ultimi anni nel territorio sciclitano ci sarebbe il danno serio di un appesantimento del bilancio con l'ente sciclitano ridotto sul lastrico per i mancati pagamenti dei conferimenti dei rifiuti da parte di Modica, Ispica e Pozzallo. Enti per i quali il Comune sciclitano si è fatto carico di pagare anche la tassa regionale sui rifiuti. Per il conferimento a San Biagio (oggi chiusa perchè quasi satura) dal periodo compreso tra il 2000 e il 2007 Scicli deve recuperare circa 13 milioni di euro. E nella relazione al bilancio di previsione 2013 il già assessore Sandro Gambuzza ha ritenuto di indicare la strada, quella di intraprendere adeguate iniziative, decise e non velleitarie, nei confronti di quei Comuni debitori che, dimostrando scarsa sensibilità istituzionale, continuano a rendersi inadempienti rispetto alle obbligazioni assunte, specialmente se fruenti dei benefici del decreto "salva enti".

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