Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Tarsu, determinata con calcoli errati: a Pozzallo atti da rifare

POZZALLO. Consiglio comunale turbolento quello di venerdì sera, con il civico consesso che torna sui suoi passi in merito alla Tarsu. Ad aprire le contestazioni i netturbini, che a poco meno di un mese, tornano a protestare preoccupati per le mensilità arretrate. Si sono presentati in aula per avere chiarimenti dall'amministrazione comunale. Dopo l'approvazione del bilancio preventivo, ha spiegato in sintesi il vicesindaco Gugliotta, potrebbe arrivare il pagamento atteso di una mensilità per consentire agli operatori ecologici di poter avere uno stipendio per le festività in arrivo. In questi giorni così il servizio di raccolta rifiuti non verrà sospeso come si temeva, ma la tensione resta alta. L'attenzione poi si è spostata subito sull'unico punto all'ordine del giorno, con tanti pozzallesi presenti tra il pubblico. Un gruppo ristretto a dire il vero, dopo le 1600 firme raccolte dalle associazioni di categoria in pochi giorni, con il supporto di dieci consiglieri, per far convocare appunto il consiglio urgente al fine di rivedere la Tarsu. E la richiesta è stata accolta: con la seduta comunale di venerdì sera è arrivata l'autodeterminazione della civica assise che entro il 24 dicembre prossimo, molto probabilmente domani, si convocherà una nuova seduta nel corso della quale i consiglieri potranno modificare parte della deliberazione approvata lo scorso 27 novembre. In pratica resta ormai decisa, perché già inviata e comunicata al Ministero, la scelta della Tarsu e non Tares per il Comune di Pozzallo per quanto riguarda il servizio di igiene ambientale da addebitare ai cittadini. Così come resta deciso, secondo la delibera di novembre scorso, che sui cittadini peserà il cento per cento del servizio, senza supporto di altri fondi comunali.
L'eventuale modifica che il consiglio potrebbe ora votare riguarda invece la determinazione del costo complessivo del servizio che, come indicato dai dieci consiglieri appunto, sarebbe stato erroneamente calcolato. Non un totale di 4 milioni e mezzo circa, addebitando voci nel costo complessivo della Tarsu che di fatto non vi rientravano, ma un costo del servizio per i cittadini di circa 3 milioni di euro. Un importo inferiore che di conseguenza, dovrebbe far abbassare il costo delle singole bollette a saldo, previste a febbraio, per cittadini e commercianti.

Caricamento commenti

Commenta la notizia