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Gestione dei rifiuti, Ragusa corre da sola

La cosiddetta Aro sarà limitata al Comune capoluogo: Chiaramonte Gulfi aveva già deciso di non aderire

RAGUSA. Dopo il "no" del consiglio comunale di Chiaramonte, l'amministrazione comunale ha deciso che Ragusa andrà da sola. La giunta ha approvato una delibera, che dovrà poi passare al vaglio del consiglio comunale, in cui si stabilisce la costituzione dell'Aro, l'area di raccolta ottimale dei rifiuti, limitata al solo capoluogo. L'amministrazione comunale dà mandato al dirigente del sesto settore di predisporre tutti gli atti necessari per pervenire all'affidamento del servizio redigendo il piano d'intervento e il progetto esecutivo «per i quali potrà ricorrere ad eventuali professionalità specifiche anche esterne agli uffici comunale, selezione in applicazione della normativa vigente». Come si ricorderà, nel mese di settembre il Comune, con apposito atto, aveva aderito alla proposta di creare un Aro insieme al Comune di Ragusa. Tale associazione avrebbe consentito, così come spiegano nella delibera di Palazzo dell'Aquila, un'economia di scala relativamente al costo del servizio. Il 14 ottobre il consiglio comunale del capoluogo aveva approvato la necessaria delibera, mentre a Chiaramonte il consiglio ha stoppato la creazione dell'Aro con Ragusa, votando «no» in aula il 28 dello stesso mese. Le strade dei due comuni, quindi, si dividono. Anche perché, sottolinea la giunta nella propria delibera, occorre «ridurre al minimo le ulteriori proroghe alla ditta che espleterà il servizio di igiene ambientale». La decisione di costituire l'Aro insieme a Chiaramonte era stata accolta con forti perplessità da parte dell'opposizione in consiglio comunale. È probabile, dunque, che al di là delle speculazioni politiche, adesso l'atto passi senza troppi dubbi.

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