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Scicli, azzeramento o integrazione La giunta Susino vicina al «cambio»

SCICLI. Azzeramento oppure “integrazione” della giunta al momento formata da tre dei quattro assessori previsti. L'annuncio del sindaco Franco Susino, privo di una maggioranza in Consiglio comunale, a voler rivedere l'assetto di giunta apre due strade che lo stesso primo cittadino starebbe valutando. «Ci troviamo in un momento delicato, siamo chiamati a decisioni importanti per la nostra città, una di queste l'approvazione del bilancio di previsione 2013 - afferma il primo cittadino - stiamo lavorando per una quadratura dello strumento finanziario ed evitare il peggio per il nostro ente. Chiamo tutti alla responsabilità che ognuno di noi, eletto nella carica che ricopriamo, ha nei confronti della città. Ho detto con grande franchezza, nell'ultima seduta di giunta, di essere pronto ad azzerare la giunta per comporre un esecutivo che possa essere frutto di grande convergenza. Dobbiamo lavorare tutti per il bene comune». Susino, negli ultimi giorni, ha recuperato il rapporto con il movimento Territorio del coordinatore cittadino Franco Donzella e rappresentato in consiglio comunale da Massimo Ciavorella e Peppe Puglisi, e con i due ex PdL, i consiglieri Bartolo Venticinque ed Andrea Caruso. Un ritorno di questi quattro farebbe innalzare già a nove il sostegno a Franco Susino anche se nell'aria ci sarebbe ancora l'ipotesi di un sostegno da altri consiglieri. A conti fatti l'Amministrazione comunale ritornerebbe ad avere i numeri utili per continuare senza grossi pensieri. È chiaro che il primo cittadino, in questi giorni, sta lavorando con grande impegno senza risparmiarsi nel confronto. Ciò vuol dire che non ha alcuna intenzione di rimettere il mandato come gli è stato chiesto, nei giorni scorsi, da nove consiglieri con un documento votato in Consiglio comunale. Le dimissioni di Susino porterebbero diritto al voto amministrativo dopo appena sedici mesi di attività. «Mi sento di aver lavorato bene, con serietà ed impegno al servizio della mia città - ci ha detto ieri Susino - non vedo il motivo perchè debba dimettermi. Sapevo, quando ho assunto la carica di amministratore, di andare incontro ad un'esperienza difficile e conscio tutt'oggi di ciò continuo a lavorare. Sono giorni intensi, quelli che stiamo vivendo, perché dobbiamo definire la questione delle aliquote Imu e dell'addizionale Irpef e poi concludere con il bilancio di previsione».

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