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Scicli, Susino pronto all'azzeramento: l'opposizione gela l'ipotesi di intesa

Il sindaco, rimasto in minoranza in consiglio, ha teso la mano agli avversari politici. C’è da approvare il bilancio di previsione 2013

SCICLI. Il sindaco si dice pronto ad azzerare la giunta ma dall'opposizione arriva picche. L'apertura di Franco Susino, da 18 mesi al governo della città di Scicli, arrivata ad inizio della seduta del Consiglio comunale di venerdì non è servita a fare riaprire il dialogo fra i dieci consiglieri dell'opposizione facenti capo al Pd, a Scicli Bene comune, all'Mpa-Pds ed al Gruppo misto, che da giorni incalzano l'amministrazione con particolare riferimento all'aumento dell'Imu, dell'addizionale Irpef e della Tarsu, atti di giunta che debbono essere esitati dal Consiglio per andare a comporre l'assetto del bilancio di previsione 2013. Il sindaco Susino, da giorni, è impegnato in una lunga ed estenuante attività di recupero di consenso fra le diverse forze politiche: rimasto con soli cinque consiglieri, non ha i numeri per poter esitare il documento previsionale per l'anno in corso. Per raggiungere la quota utile di otto deve avviare un'azione di coinvolgimento di alcuni consiglieri che lo hanno lasciato nei mesi scorsi. E Susino ci sta provando. Una delle azioni messe in atto è stata quella dell'annuncio a voler azzerare la giunta. «Apprezziamo lo sforzo, pur tardivo, per ipotizzare un'alternativa politica al fine di uscire dal pantano cui ci ha condotto l'attuale amministrazione - ha detto in aula l'opposizione - ma riteniamo la proposta di riconsiderazione della composizione dell'attuale giunta, irricevibile sia perchè impraticabile in sessione di bilancio sia perchè non è nostro interesse quello di operare subentri di parte od occupazione di poltrone, quanto lo è invece un franco ed aperto confronto politico fra tutte le rappresentanze consiliari sui destini finanziari; sia perchè non ancorata ad alcun atto politico concreto che lasci presagire un immediato mutamento della situazione politica attuale». Ma c'è realmente un muro contro muro fra l'amministrazione e le opposizioni? Pare proprio di no se si dice - come hanno fatto in aula i dieci consiglieri di opposizione amareggiati per non essere stati coinvolti nel meccanismo di studio nell'aumento delle tasse - di essere pronti «a collaborare alla redazione del bilancio di previsione assumendo quale base tecnica il rendiconto 2012 e tenendo conto delle deliberazioni pervenute dalla Corte dei Conti e dal Ministero dell'Interno in merito ai rilievi emersi sia nei rendiconti 2010 e 2011 che nei bilanci di previsione 2011 e 2012».

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