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Sisma negli impianti sportivi di Ragusa La Umberto I e la piscina chiudono

RAGUSA. Venerdì di passione per lo sport ragusano. Non per quello giocato, ma per quanto riguarda la questione dell'impiantistica sportiva. La cooperativa che per conto del Coni gestiva da alcuni anni la piscina comunale ha inviato, ieri mattina, una nota a Palazzo dell'Aquila per rinunciare alla prosecuzione del servizio. La conseguenza è stata lo «stop» delle attività nella struttura sportiva di contrada Selvaggio. La cooperativa non avrebbe ricevuto più un contributo da 60mila euro dal Comune, ma sarebbe toccato alle società sportive che fanno nuoto e pallanuoto, pagare dei ticket, come avviene per gli altri impianti sportivi. Pare ci siano state opposizioni, da parte delle società, a versare questi ticket, ed il Coni ha quindi dato "forfait". «L'amministrazione comunale rispetto a questa decisione - dice il vicesindaco Massimo Iannucci - provvederà quanto prima ad indire il bando di gara per la gestione della piscina comunale e a individuare soluzioni alternative per non arrecare disagi all'utenza, alle attività programmate ed alle società». Il sindaco Piccitto si è recato nel pomeriggio in piscina per cercare di capire le motivazioni delle "parti". Al Coni mancherebbe un nulla osta dalla sede regionale per firmare la convenzione. Da oggi la piscina dovrebbe riaprire. Chiusa anche la palestra Umberto I, dove si è registrato un "braccio di ferro" tra società sportive. Il motivo? Da alcuni giorni la palestra di via Aldo Moro è sequestrata per via dell'incidente sul lavoro in cui è rimasto gravemente ferito un operaio che lavorava sul tetto. In attesa del dissequestro, il Comune aveva comunicato alle tre società cestistiche che operano all'Umberto I (Pegaso, Nova Virtus e Passalacqua) che, avendo loro a disposizione anche altri impianti, la palestra di via Marsala sarebbe stata data alle società che si allenano nell'impianto di via Aldo Moro, tra queste la pallavolo e la Savio basket. Ieri pomeriggio, però, la squadra di pallavolo del presidente Giovanni Giurdanella, andandosi ad allenare all'Umberto I ha trovato i ragazzini delle società cestistiche in campo. Un "muro contro muro" tra le società. Giurdanella va giù duro contro il basket: «Sono indignato, perché un delegato della Fip - dice riferendosi a Giorgio Dimartino che è anche responsabile della Pegaso - si comporta in questo modo». La replica: «Avevamo detto al Comune che eravamo disponibili a cedere gli orari in caso di squadre che domani avrebbero avuto campionato. Ma non ci sembrava giusto non fare allenare dei bambini per farne allenare degli altri. Ora speriamo che insieme al Comune si trovi una soluzione tutti insieme». Il Comune, intanto, ha deciso: non si allena nessuno fino a lunedì, poi si vedrà il da farsi.

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