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Vertenza Consorzio di Bonifica, casse vuote e stipendi bloccati a Ragusa

RAGUSA. C’è in atto una vera e propria vertenza al Consorzio di Bonifica che ha spinto le organizzazioni di Fai-Cisl, Flai-Cgil e Filbi-Uil a dichiarare lo stato di agitazione dei lavoratori. E così nel documento sindacale si legge che «è in gioco il futuro di 500 lavoratori che a vario titolo operano all’interno del Consorzio e che insieme alle proprie famiglie vivono oggi il dramma della mancata puntualità nel pagamento di mutui, rate di finanziamenti e bollette varie e domani potrebbero vivere il dramma di disoccupati senza futuro». Cgil, Cisl e Uil affermano ancora che «la chiusura degli enti di bonifica potrebbe determinarsi in qualsiasi momento con la conseguente interruzione dei servizi pubblici essenziali che oltre ad accrescere la grave crisi economica del settore agricolo causerebbe drammi sociali per la mancata erogazione di acqua potabile nel territorio di Modica-Frigintini».

La Regione ad oggi non ha trasferito al Consorzio di Bonifica circa 6 milioni e 700mila euro creando serie criticità. Il Consorzio di Bonifica ha quindi dovuto stoppare l’erogazione dei salari agli operai. Le organizzazioni sindacali nel documento denunciano «l’insensibilità attestata dell’assessorato regionale alle Politiche Agricole che è manifestata a tutti i livelli e nonostante la tragedia vissuta dai Consorzi di Bonifica dell’isola e da tutto il personale che opera all’interno degli stessi, rimane latitante e non riesce ad emanare linee guida univoche di comportamento; l’insensibilità della deputazione regionale che a conoscenza delle gravi problematiche sociali e del lavoro rimane in silenzio attestando il più totale disinteresse nei confronti dei lavoratori e delle loro famiglie». Le organizzazioni sindacali hanno chiesto una mano di aiuto al prefetto chiedendo un intervento a sostegno della vertenza. 

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