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Ragusa, torna il complesso dell’ex Gil: 9 anni di lavori e 2,3 milioni di euro

RAGUSA. Un iter lungo e farraginoso. Nove anni di tribolazioni per un progetto che ha attraversato quattro amministrazioni comunali (cinque se si conta la Dipasquale bis) e oltre 2 milioni e trecento mila euro di soldi pubblici spesi, fondi della legge 433 del 91, conosciuta come la Legge del terremoto di Santa Lucia. Un progetto rimodulato più volte dall’ingegnere Giovanni Consentino e dall’architetto Giusi Pagliarello, seguito dalla Protezione civile con l’architetto Chiarina Corallo prima del passaggio di consegne a Nello Lo Monaco. Da ieri, l’ex complesso Gil a Ragusa è stato pienamente recuperato. Una sala mostre e un auditorium fruibile alla città, nei bassi della Soprintedenza, e una palestra, totalmente rifatta, in comodato d’uso alla scuola Cesare Battisti. Il sindaco Federico Piccitto e il funzionario Antonio Giaconia, delegato del dipartimento Bilancio e tesoro dell'assessorato regionale all'Economia, hanno sottoscritto il contratto di cessione in comodato d'uso gratuito al Comune dell'immobile di proprietà regionale. Il contratto avrà la durata di nove anni rinnovabile automaticamente per un periodo equivalente.

Si è proceduto, poi, alla firma del verbale di consegna della palestra. Nella sala mostre, invece, che ieri mattina è stata benedetta dal vescovo, Paolo Urso, è stato inaugurato «Il salone della cultura e delle tradizioni popolari», voluto dalla Soprintendenza e dalla Cna, salone che si trova nei locali realizzati dove una volta c’era l’ex cinema Ideal. Lo spazio espositivo, il cui ingresso è da via Colombo, potrà essere fruibile fino al 17 novembre. In mostra le opere di cinque artigiani restauratori associati alla Cna. Si tratta di Antonio Bovelacci, Tiziana Iozzia, Sebastiano Patanè, Sandra Solarino, Gaetana Ascenzo. Anche i consorzi di tutela, dell’olio, del formaggio, del cioccolato di Modica, del vino cerasuolo, hanno trovato un proprio spazio espositivo. Nella parte centrale della sala, uno dei punti di forza preannunciati qualche tempo fa, frutto dell’attento lavoro di controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine. Si tratta di reperti trafugati e ritrovati. Nello specifico, in mostra un manoscritto e altri diplomi che fanno riferimento di conti di Modica e l’ostensorio delle Anime Sante del Purgatorio. 

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