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Scicli, il restauro della chiesa di San Matteo Bonvento: «È un ritorno ai colori originari»

SCICLI. Tolte le prime impalcature arrivano le proteste di molti cittadini a cui non sarebbe gradito il restauro della chiesa di San Matteo che, in tanti, definiscono compromessa dal colore troppo “bianco” dell'intonaco. Nei giorni scorsi è stato sottolineato come questo “striderebbe con la pietra dei massicci rocciosi circostanti”. Dallo storico d'arte Paolo Nifosì i dubbi sul colore bianco dell'intonaco: «L'intervento cambia l’immagine consolidata del monumento nel tempo – ha detto - la scelta dell’intonaco può essere considerata legittima ma secondo la lettura degli intonaci storici della città, la chiesa ne meriterebbe uno rivisitato con delle velature più orientate ad un ocra molto chiaro, sul modello della parete laterale della chiesa di San Michele». Ma cosa sta realmente accadendo in questa chiesa, sita sul colle che rappresenta un prezioso biglietto da visita per la città? «Mi sono portato vicino al cantiere – racconta l'ingegnere Bartolo Bonvento che sta curando la direzione dei lavori di recupero dell'ex convento del Carmine – ed ho visto che è stata ripulita dalle incrostazioni del tempo la pietra della facciata la quale è tornata al suo colore rosato originario del Settecento. Basti ricordare che quando si restaura un affresco antico e dal grigiore del tempo vengono fuori colori più luminosi si grida al miracolo ed al bello». E la parte laterale della chiesa? «Dai miei ricordi studenteschi sulla facciata laterale c'erano parti di intonaci – continua il professionista sciclitano – per cui appare del tutto corretto intonacare la parete laterale. D'altronde gli intonaci antichi venivano realizzati con calce dal colore bianco con l'aggiunta di inerti fatti dalla nostra pietra, il “forte” ed il “franco”, che davano quella leggera venatura giallognola. L'attuale intonaco, realizzato con calce e coccio pesto, dà il colore giallino molto simile a quello del Settecento. Che poi i riflessi della luce sulla parete facciano risultare, a secondo le ore del giorno, la cromatura ancora più bianca è da prendere in considerazione. A mio parere è solo un fatto di colpo d'occhio. L'intervento appare corretto, secondo i canoni della nostra tradizione d'altronde simili interventi sulle pareti laterali come quello sulla chiesa di Santa Teresa dal colore bianco non hanno destato alcun tipo di perplessità. E comunque è assurdo voler dare artificialmente il colore del tempo che passa agli intonaci ed alle pietre».

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