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Modica, meno posti letto e reparti a rischio taglio Il Comitato per i Diritti lancia l’allarme

MODICA. Sanità molto malata che viola il sacrosanto diritto alla salute della gente. La denuncia è del Comitato per i Diritti del Cittadino che fa specifico riferimento a Modica nonostante i buoni propositi e le promesse di dirigenti e politici. «Sono sempre più frequenti, infatti, i casi di malasanità – dice Marcello Medica - che stanno rendendo l'Ospedale Maggiore sempre più insicuro e inaffidabile, ciò anche a causa dei continui tagli che stanno portando ad una progressiva riduzione dei posti letto, fino alla paventata chiusura di interi reparti, come quello di neurologia. D'altro canto, non è possibile tollerare le oramai perenni liste d’attesa al Cup e le lunghe ed estenuanti file al Pronto Soccorso». Per il movimento sono umanamente inaccettabili gli ingiusti trattamenti che si ripercuotono su tutti ma, soprattutto, a danno dei più deboli e degli indigenti. La denuncia fa esplicito riferimento a quanto occorso ad una donna, malata di tumore, che aveva bisogno di un’ecografia urgente e si è sentita rispondere che non c’era alcuna possibilità. È stata, pertanto, costretta a ricorrere allo studio di un privato. «Una vera vergogna che, in primis – aggiunge Medica - offende la dignità dell’essere umano, per non parlare della violazione del diritto alla salute. Ma cosa ancora più grave, è venire a sapere che c’è chi, pur non essendo in uno stato di estremo bisogno, riesce ad ottenere la stessa ecografia per il giorno dopo a quello della prenotazione. Ma perché continuano ancora a consumarsi tali discriminazioni? Perché il cittadino, per avere riconosciuto un semplice e sacrosanto diritto, deve essere costretto a rivolgersi al Tribunale del Malato, alle Forze dell’Ordine o, addirittura, alla Procura della Repubblica?». Il Comitato per i Diritti del Cittadino, facendosi portavoce dei tanti cittadini che ogni giorno subiscono tali ingiustizie, offese e discriminazioni, invita tutti gli organi competenti ad agire immediatamente, con ogni mezzo a loro consentito, perché sia garantito alla cittadinanza il primario e sacrosanto diritto alla salute. Un'altra segnalazioni arriva da un cittadino, Enzo Puma, il quale fa rilevare che sempre al CUP (Centro Unificato di Prenotazione da agosto non prendono prenotazioni per visite diabetologiche «e non sanno neanche quando ricominceranno». «Lo stesso – spiega - vale per fare prenotare Gastroscopia. Ci sono andato venerdi della scorsa settimana e mi è stato detto non fanno prenotazioni e di non sapere quando riprenderanno. Forse sarà un caso ma su due richieste me ne sono state negate altrettante».

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