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Le acque maleodoranti del torrente Scicli, il sindaco pretende chiarezza

SCICLI. Il fastidioso olezzo proveniente da giorni dal torrente Modica-Scicli ha fatto sì che il sindaco Franco Susino scendesse in campo per capire cosa sta succedendo, ancora una volta, in questo corso d'acqua e nei suoi dintorni. Abitanti che rischiano parecchio per i disagi igienico-sanitari imperanti in questa parte della città, quella che ricade nei quartieri Stradanuova e Stazione. Susino ieri mattina ha chiesto l'intervento dei tecnici dell'Arpa i quali hanno effettuato, con evidente tempestività, una serie di prelievi nelle acque del torrente con campionature che verranno esaminate in laboratorio. Con i tecnici dell'Arpa, in sopralluogo, è andato anche il primo cittadino sciclitano accompagnato dai tecnici dell'ufficio manutenzioni, settore acquedotto e fognatura. L'allarme dei cittadini dà spazio a molti interrogativi. Il torrente Modica-Scicli, quotidianamente, è attraversato da acque di colore verdastro e torbido oltre che di odore puzzolente. Di che genere sono queste acque? Percorrendo la strada interna che collega la via Colombo con la via Ospedale, nel tratto di via Valverde, è ben visibile che dal corso torrentizio transitano acque dal colore molto strano che ristagnano proprio nei pressi di via Valverde. «Dire che sia un fatto isolato non è giusto. Anzi non è la prima volta che succede il fatto analogo a quello di questi giorni - dicono gli abitanti della zona - analoghi episodi si sono registrati già in altre occasioni e ciò coinciderebbe, secondo alcune testimonianze, con i fine settimana. Il colore delle acque non lascia tranquilli. Fra l'altro l'area in cui scorrono è vicina al centro abitato, in un tratto attraversato a piedi anche dalla persone che raggiungono il cimitero cittadino. C'è chi ironicamente sottolinea come le piante di "crescione", che crescono a tappeto sul letto del torrente, diventeranno più rigogliose». Le acque arrivano fino alla foce di contrada Spinasanta, attraversando l'intero corso che passa da via Ospedale, per rasentare i popolosi quartieri di Jungi e di Genovese e per incanalarsi verso la foce superando il ponte di Spinasanta nella litoranea provinciale Donnalucata-Cava D'Aliga. «Non possiamo più stare tranquilli - commenta il sindaco Susino - dobbiamo capire lo stato delle acque altrimenti rimane sempre vivo il dubbio che ci sia uno stato di inquinamento derivante dalla insicurezza del corso d'acqua. Nessun allarmismo comunque, ma solo la volontà di fare chiarezza. Istituiremo controlli e prelievi periodici e assidui lungo il torrente anche con l'avvicinarsi del periodo delle piogge».

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