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Comiso, conflitto di interesse di Spataro «Gli oppositori non hanno argomenti»

COMISO. La replica del sindaco non si è fatta attendere. Filippo Spataro non ha gradito le critiche dei consiglieri del Pdl e di "Comiso vera" che avevano affondato il bisturi sui primi 120 giorni di attività amministrativa, accusando il sindaco di violazione del «codice etico», approvato dal consiglio comunale nell'agosto scorso, su proposta della giunta. In esso, tra i divieti previsti per gli amministratori (regali, clientele, incarichi), c'è anche il cosidetto conflitto d'interesse, riguardante, tra l'altro, «la sussistenza di preesistenti rapporti d'affari con persone interessate all'oggetto delle decisioni cui l'amministratore partecipa». Per Pdl e Comiso vera, questo si sarebbe verificato con il sindaco Spataro, socio in affari con il presidente del collegio dei revisori dei conti, Raffaele Gurrieri e con Roberto Nicosì, nominato esperto del sindaco. «I miei oppositori scarseggiano di argomenti sui primi 120 giorni di amministrazione - afferma Spataro - il che fa pensare che di negativo non ci sia nulla». Spataro parla di «informazioni errate rilasciate alla stampa».  «Devo smentirli - aggiunge - Non ho violato alcun codice etico nominando l'esperto di fiducia, poiché, contrariamente a quanto riferito dai miei oppositori, la società di cui farei parte assieme all'esperto di fiducia e al nuovo presidente del collegio dei revisori dei conti, è stata messa in liquidazione nel febbraio 2011 con regolare delibera dei soci. A riprova di ciò, la società non emette una sola fattura da oltre due anni. Segno che di fatto non svolge alcuna attività». Dante Di Trapani, del Pdl, risponde: «La società non è in liquidazione. Nel registro delle imprese risulta attiva e non in liquidazione. Può darsi che non abbia svolto attività, ma non è mai stata messa in liquidazione». Spataro risponde poi alla consigliera di Comiso vera, Maria Rita Schembari. «L'ex presidente del collegio dei revisori dei conti non ha mai dato parere sfavorevole alla riduzione del costo dei ticket per la refezione scolastica, perché mai richiesto. Inoltre, l'attuale presidente del collegio, è stato nominato dal Consiglio comunale e non da me».

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