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Modica, il cinema Aurora riapre il 30 «Sarà punto di riferimento culturale»

MODICA. «Sogniamo un cinema da vivere. Sogniamo di creare quel polo culturale che attualmente a Modica non c'è. Vogliamo un Nuovo Aurora inteso come un cantiere aperto, come un punto di riferimento, e non solo per il cinema». Con queste parole, che non nascondono una componente romantica, Michele Avveduto, amministratore della Novecento srl, parla della riapertura del Cinema Aurora e ne comunica la data: il 30 di questo mese. I contorni della sostenibilità del progetto non sono ancora del tutto definiti, ma Avveduto, insieme con il socio Paolo Ruta, affianca al romanticismo la concretezza dei conti: «Abbiamo versato un un capitale sociale di 10.000 euro e abbiamo chiesto un finanziamento per 40.000, ma solo per il proiettore digitale la spesa si aggira intorno ai 60.000. Sappiamo bene che c'è lo scoglio dell'antieconomicità dell'iniziativa, però ci crediamo lo stesso. Non siamo degli sventati, abbiamo fatto i conti e stiamo ragionando in termini di pareggio tra quattro anni. Per superare l'antieconomicità ci stiamo rivolgendo a tutti i possibili sponsor: perché il loro contributo sarà determinante per la realizzazione del progetto». Intanto il preliminare di locazione è stato firmato e i lavori di ristrutturazione sono già iniziati. «La proprietà si è interessata della richiesta di accesso a fondi regionali e ci stiamo dividendo le spese della ristrutturazione. Stiamo rifacendo i bagni e la hall - prosegue Avveduto -. I camerini saranno messi in sicurezza. Le poltroncine rinnovate e il palco sarà ultimato a gennaio 2014. Per quanto riguarda il riscaldamento apporteremo migliorie all'impianto esistente». Parlando della programmazione, che non è ancora stata definita, il Nuovo Cinema Aurora accosterà il cinema commerciale a quello d'essai e a cicli tematici «inoltre - aggiunge Avveduto - intendiamo dare vita a un coordinamento con i docenti delle scuole medie e superiori per creare un circuito di cinema didattico. E apriremo le sale anche per ospitare laboratori e corsi di scrittura». Non mancheranno infine gli appuntamenti musicali e teatrali: «Carlo Cartier ci sta dando una mano a ragionare su progetti teatrali. Non sappiamo ancora - conclude Avveduto - se sarà possibile mettere in piedi una stagione o se si organizzeranno degli spettacoli singoli. Di certo apriremo il palco sia al teatro "ufficiale" che a quello popolare. E se ci saranno richieste da terzi l'affitto della sala sarà un prezzo accessibile a tutti».

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