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Ispica, il Comune ristruttura piazza e titolare perde licenza bar

ISPICA. L'ex presidente provinciale di Arcigay, Salvatore Milana, 25 anni, di Ispica ha scritto al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e alla presidente della Camera Laura Boldrini perché si ritiene vittima di un paradosso amministrativo che non gli consente, a distanza di mesi, di poter svolgere la sua attività in un chiosco-bar di Ispica (Ragusa), di cui aveva acquisito la licenza nel 2005.

"E' accaduto - denuncia Milana - che nel 2010 il  comune di Ispica decide di ristrutturare e ripavimentare la piazza principale del mio paese, quindi, anche il chiosco-bar viene demolito e vengo invitato, nell'attesa del ripristino dei luoghi, ad esercitare la mia attività in una piazza di periferia. Finiti i lavori, inaugurata la piazza, ricostruito il chiosco, non mi è stato permesso di riprendere la mia attività. Anzi, per tutta risposta l'amministrazione comunale ha deciso di scegliere il gestore del chiosco-bar con un bando pubblico. Dov'è finito il mio diritto? Se non fosse intervenuta la ristrutturazione della piazza, sarei ancora lì. Invece sono stato costretto a emigrare, lasciare l'Italia e andare in Germania per un lavoro".

"Sto portando avanti la mia battaglia legale nelle sedi opportune - conclude - ma per sostenerla ho dato fondo a tutti i miei risparmi e fra poco la banca che mi ha fatto il prestito per l'acquisizione della licenza del chiosco-bar metterà all'asta la casa dei miei genitori perché erano i miei garanti.
Spero che Napolitano e Boldrini facciano prevalere il mio diritto".

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