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Disabili, trasporto e assistenza a scuola La Provincia di Ragusa avvia i servizi specialistici

Ma i fondi bastano solo per tre settimane. Sulla questione c’è stata anche l’occupazione di viale del Fante

RAGUSA. Con un mese e mezzo di ritardo la Provincia avvia il servizio di trasporto scolastico e di assistenza specialistica per ragazzi disabili frequentanti gli istituti superiori di secondo grado del territorio provinciale. Il servizio partirà domani e chiude una lunga vertenza che ha visto l’occupazione della Provincia da parte delle «mamme coraggio» che per una settimana si sono anche incatenate. Una protesta che si è chiusa con una manifestazione provinciale dopo l’intenzione della Provincia di volere fare partire il servizio. Ed il commissario Giovanni Scarso ha deliberato appunto l'avvio dei servizi di trasporto e assistenza specialistica per gli studenti disabili a partire da domani, nonché il sostegno didattico per i non vedenti e non udenti. Il servizio ha una copertura finanziaria di tre settimane ed è stato possibile avviarlo facendo ricorso ad un cospicuo prelievo dal fondo di riserva del Commissario pari a 100 mila euro e alle economie di gestione dell'ultimo anno scolastico con i residui del relativo capitolo di bilancio. Complessivamente dovrebbero essere impegnati 168.000 euro. Gli standard qualitativi del servizio sono identici a quelli forniti nell'ultimo anno scolastico, quindi con una media di 24 ore a studente per l'assistenza specialistica di base. Il problema si riproporrà a fine novembre se da Palermo, con la variazione di bilancio, non dovessero arrivare alla Provincia i fondi aggiuntivi. Per due volte il deputato regionale del Pd, Pippo Digiacomo ha detto che adesso sarà la politica a risolvere la questione. Lo stesso presidente della commissione sanità all’Ars ha sollecitato l’ente di viale del Fante ad avviare il servizio così come era garantito nel mese di maggio. «Il servizio, così come concordato nella riunione del tavolo tecnico, partirà da lunedì - dice il commissario straordinario Giovanni Scarso - con gli standard qualitativi resi dalla Provincia nell'ultimo anno scolastico. Ho fatto ricorso a tutti i fondi necessari azzerando anche il fondo di riserva, pur di far partire il servizio e in attesa che la Regione Siciliana proceda alle variazioni di bilancio e ci trasferisca i fondi necessari per continuare il servizio sino al periodo natalizio. Una situazione non facile, comune a tutte le altre province siciliane che hanno la nostra stessa difficile situazione finanziaria, ad eccezione di Catania dove il servizio invece è assicurato»

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