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I volontari di Santa Croce a caccia dei «dispersi»

RAGUSA. Una prova sul campo per le associazioni Avs e Aks di Santa Croce con la supervisione del dipartimento di protezione civile. Domenica mattina, nell'invaso di Santa Rosalia, i volontari dell'associazione volontari del soccorso e Kamarina soccorso si cimenteranno nel soccorso di due cittadini dispersi. L'obiettivo è quello di ottimizzare le procedure d'intervento nelle frequenti ricerche di persone disperse. Un'attività che vede spesso coinvolti gli uomini dell’associazione volontari del soccorso. La protezione civile ha elaborato uno speciale protocollo operativo, che prevede dal coordinatore di ricerca (Cor) all'ultimo volontario una stretta sinergia, con precise mansioni e linee guida. Anche la tecnologia è entrata a far parte del bagaglio necessario per questi interventi, con il fondamentale apporto del sistema Gps. «Quando qualcuno si perde, è necessario raccogliere informazioni e testimonianze – spiega Gaetano Pernice, vice presidente dell’Avs - predisporre un centro di coordinamento delle ricerche, definire l'area di intervento, pianificare le operazioni, formare squadre con competenze specifiche e garantire l'efficienza del sistema di comunicazione fra tutte le realtà coinvolte nelle operazioni di ricerca». Una prova impegnativa per le associazioni di Santa Croce che dovranno recuperare nel più breve tempo possibile i due dispersi lungo le sponde dell'invaso artificiale di Santa Rosalia in condizioni non ottimali. «Si avrà la supervisione del dipartimento di protezione civile – aggiunge Salvuccio Barone, componente dell’Associazione volontari del Soccorso - che avrà il compito di coordinare e giudicare il lavoro dei nostri volontari. Un momento per verificare sul campo le abilità e le conoscenze acquisite nei vari corsi di formazione». M.D.G.

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