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Modica, il caso di Mauro commuove la gente Iniziative anche nelle scuole cittadine

Applausi e cori hanno intonato il nome del giovane modicano mentre tutti si stringevano alla madre che non riusciva a trattenere le lacrime

MODICA. Anche la scuola scende in campo a favore di Mauro Terranova, il ventitreenne modicano affetto da atassia spiro-cerebellare che non potrà sottoporsi alle cure compassionevoli, speranza alla quale il giovane e la sua famiglia erano attaccati, dopo l'annuncio del ministro per la salute di divieto delle cure staminali, stabilito dall'apposita commissione scientifica(e' necessario puntualizzare che non è il governo a negare le staminali ma l'apposita organismo).


Una manifestazione solidale si è tenuta ieri mattina presso l'Istituto Comprensivo "Piano Gesù" a Modica Alta, la scuola dove insegna la mamma di Mauro, Anna Carta(maestra d'asilo, che la scorsa settimana aveva tentato di lanciarsi dal Viadotto Guerrieri. Gli insegnanti, il dirigente scolastico, i genitori e gli alunni hanno tenuto un "flash mob", sfilando per il cortile e i corridoi della scuola, indossando tutti il cartello "Anch'io sono Mauro, uccidi anche me". Era presente la stessa Anna Carta insieme ai suoi allievi. "Non è giusto togliere il diritto alla salute - ha detto una mamma -. Perche' non dare a Mauro la possibilità di provare questa cura. Ci sono possibilità per curarlo. Mauro e' una persona come noi. Mauro non vuole morire".


Applausi e cori hanno intonato il nome del giovane mentre tutti si stringevano alla madre che non riusciva a trattenere le lacrime. "E' un'ingiustizia - ha detto la mamma di un altro alunno - . In Italia ci sono pazienti di serie A e pazienti di serie B mentre dovremmo essere tutti uguali. In tutto il mondo le cure staminali sono adottate. Siamo tutti molto vicini all'insegnante Anna Carta ma soprattutto a suo figlio, Mauro".

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