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Cure troppo costose per due malati Iabichella: «Intervenga Borsellino»

L’iniziativa di Cittadini Liberi per sensibilizzare l’assessore regionale: «Inviatele una email per Mauro e Mariella»

MODICA. «Una email all'assessore regionale alla Sanità, Lucia Borsellino, perché assuma provvedimenti in favore di Mauro Terranova, modicano, e Mariella Russo, ragusana».
L’iniziativa è stata promossa dal Movimento Cittadini Liberi che ha realizzato un post su Facebook per raccogliere adesioni o meglio per creare una forte iniziativa popolare che raggiunga l’assessore regionale per sensibilizzarla sulla vicenda legata ai due ammalati che hanno chiesto aiuto alle istituzioni.
«La mail - fa sapere il Movimento Cittadini Liberi - va inviata all’indirizzo ”[email protected]”. Coloro che intendono aderire all’iniziativa possono effettuare il copia e incolla del messaggio “Anche io sono con Mariella Russo e Mauro Terranova. Non accetto la loro “Condanna a morte”».
«Facciamoci sentire dall’assessore – spiega Giorgio Iabichella, ideatore dell’iniziativa a favore delle due persone che hanno bisogno delle cure–. Non si può rimanere inerti e abbandonare due famiglie».
La Regione, nei giorni scorsi, si è opposta davanti al giudice di Modica, alla richiesta delle cure compassionevoli presentata dal ventitrenne Mauro Terranova in un centro dell’Isola dopo che l’assessore Lucia Borsellino aveva dato la sua disponibilità, anche con una mail, alla famiglia del giovane.
Mariella Russo, 28 anni, invece, non è in grado di pagarsi i continui soggiorni per curarsi a Londra.
Due casi difficili che stanno scuotendo l’opinione pubblica iblea. Di Terranova si è occupata in questi giorni anche l’associazione Confronto.
L’organizzazione civica ha profuso, del resto, sin dal primo momento il massimo impegno, decidendo di attivare altre iniziative di sensibilizzazione delle Autorità preposte e dei cittadini, mirate a ottenere le cure compassionevoli con l’infusione di cellule staminali.
Dopo l’udienza davanti al giudice Pierangela Bellingieri, che si è riservata a seguito dell’opposizione della Regione, la madre del giovane modicano, Anna Carta, per protesta, aveva strappato davanti al Tribunale, la carta d’identità del figlio.

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