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Scicli, per difendere la casa pignorata coppia minaccia di farsi saltare in aria

SCICLI. L'ufficiale giudiziario, al suo arrivo, davanti alla porta di casa della villetta di contrada Boscorotondo sulla costa sciclitana, ieri mattina ha trovato marito e moglie legati a quattro bombole di gas, con accendino in mano e pronti a darsi fuoco qualora l'incaricato del Tribunale non avesse fatto dietrofront. Ed è quello che l'impiegato ha fatto ritornando di filato in ufficio per cercare di capire come continuare nella procedura e soprattutto come poter applicare il decreto di sfratto.


Al fianco di Angelo Pacetto, 56 anni, e Maria Grazia Nigro, 47 anni, lui sciclitano lei lombarda e da più di un ventennio marito e moglie entrambi disoccupati, una catena umana composta dai "forconi" che, capeggiati da Mariano Ferro, sono scesi in campo in difesa del diritto alla casa proprio di ogni essere umano. Storia di disperazione, quella di contrada Boscorotondo per la famiglia Pacetto, marito, moglie e due figli studenti. La villetta, a fronte di un valore di poco più di 182mila euro, stimato nel gennaio del 2007, è stata aggiudicata all'asta nel luglio del 2012, dopo dodici tentativi di vendita, per la somma di 41.690,00 euro a due ragusani.


E proprio ieri, dopo mesi di attese, si sarebbe dovuta tenere l'immissione in possesso. Storia vecchia, quella che avrebbe fatto maturare il debito che ha portato, in ultimo, alla vendita all'asta dell'immobile; storia che affonda le sue radici nei primi anni Novanta. La famiglia Pacetto per anni ha lavorato disperatamente nel fondo di proprietà per riuscire a sanare la posizione debitoria. Ha tentato pure di acquistare all'asta la villetta in vendita ma per una manciata di euro non è riuscita nell'aggiudicazione. «Abbiamo pietito, siamo riusciti a trovare i soldi per comprare la casa ma alla fine siamo stati superati per poche centinaia di euro - ha detto in preda alla disperazione Maria Grazia Nigro, ricevendo l'assessore alle politiche sociali del Comune sciclitano, Lina Basilico - noi da questa casa non usciremo».


Stesso annuncio, quello del marito: «Sono pronto a morire, faccio saltare la casa lasciando solo macerie - ha detto Angelo Pacetto - ma nessuno l'avrà». Sotto accusa il sistema delle vendite degli immobili all'asta: «Leggi sbagliate che debbono essere riviste - ha detto Mariano Ferro, a capo dei Forconi - non dobbiamo dimenticare il caso Guarascio di Vittoria, l'uomo che s'è tolto la vita in maniera drammatica perchè trovatosi nelle stesse condizioni. Dichiariamo oggi la nostra guerra e torneremo a bloccare la Sicilia perchè ci sentiamo abbandonati. E con tante famiglie disperate da una crisi senza precedenti».

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