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Ragusa, stop al trasporto dei disabili «I tagli colpiscono i più deboli»

RAGUSA. Sullo stop al trasporto degli alunni disabili in provincia di Ragusa a causa della mancanza di fondi, il deputato regionale del Movimento 5 Stelle, Vanessa Ferreri, esprime sconcerto: «Siamo alle solite, nella morsa dei tagli ci va a finire chi ai soldi ha sempre riservato una gestione nobile e assistenziale». Vanessa Ferreri ha appreso dalle parole del presidente dell'Anffas Onlus di Modica, Giovanni Provvidenza, la gavità della situazione che stanno attraversando i disabili in tutta la provincia.


Ad oggi, più di 100 ragazzi portatori di handicap si trovano a dover disertare la scuola per la mancata erogazione dei fondi per il trasporto scolastico per disabili. Il presidente Provvidenza, assieme alle famiglie degli "scolari dimenticati", ha più volte denunciato questa mancanza. Ogni anno, infatti, il rientro scolastico viene vissuto con l'ansia dell'abbandono e con una forte angoscia per i ragazzi dell'associazione che assistono all'ennesima diversità di trattamento da parte delle istituzioni.


Il diritto allo studio, compreso quello di raggiungere l'edificio scolastico è uno dei principi fondamentali della nostra Costituzione e la civiltà e la grandezza di un popolo si misurano dalla sua capacità di accogliere e valorizzare le persone che hanno qualche difficoltà fisica o psichica. A vuoto sono andati i diversi incontri con la Provincia che scarica le competenze alla Regione, la quale, a sua volta, scarica le colpe alla crisi. Vanessa Ferreri ha promesso un suo interessamento con l'assessore alla Famiglia e alle Politiche sociali.


«Siamo stanchi. Come si può ambire all'eccellenza se non si è in grado di garantire nemmeno la normalità? La burocrazia e le istituzioni dovrebbero prendersi cura di questo paese e non sgozzarlo con sistematiche inadempienze. Giornalmente - dice Ferreri - io e gli altri portavoce del gruppo parlamentare M5S Sicilia, ci facciamo carico di moltissime problematiche, che, nella maggior parte dei casi, sembrano figlie di un preciso piano di annientamento di questa Regione». G.N.

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