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Il «nuovo» personale destinato al Tribunale Trasferimento e disagi

Ieri il primo giorno per i magistrati e i dipendenti delle sedi di Modica e Vittoria nell’unico presidio previsto dal Ministero

RAGUSA. Primo giorno di scuola anche per il Tribunale unico provinciale. Tutto ok alla Procura dove già dallo scorso fine settimana sono stati sistemati gli arredi per i due nuovi magistrati arrivati da Modica ed il personale di segreteria dei due sostituiti Alessia La Placa e Gaetano Scollo. Qualche problema si è registrato in Tribunale visto che deve sopportare il trasferimento di decine dipendenti e di quattro magistrati, tre destinati al Civile ed uno al Penale, provenienti da Modica, mentre quelli di Vittoria avevano già un ufficio anche a Ragusa. Il primo giorno di lavoro dopo la pausa feriale è coinciso con l’assenza del procuratore capo Carmelo Petralia e del presidente del Tribunale Giuseppe Tamburini, entrambi a Siracusa per l’insediamento del procuratore capo Paolo Giordano.
Ad alleviare i problemi ci ha pensato l’astensione massiccia degli avvocati alla prima delle cinque giornate consecutive di astensione dalle udienze indetta dalla «Camera penale degli Iblei» nata dalla fusione tra quella di Ragusa e quella di Modica in adesione alla delibera adottata dalla Giunta delle Camere penali italiane contro la soppressione delle sedi distaccate del tribunale ed il mancato decollo della riforma del settore. Adesione con qualche distinguo. Davanti al Palazzo di via Natalelli - ad esempio - non sono state raccolte le firme per i cinque referendum sulla giustizia di cui l’Unione delle Camere penali è tra i promotori. I motivi saranno illustrati oggi dal presidente Enrico Platania e dal direttivo.
«Dopo circa trenta anni di discussioni e dibattiti - affermano i giovani avvocati dell’Aiga coordinati da Mimmo Barone - finalmente il Parlamento, due anni fa, ha avuto il coraggio, disattendendo le pressioni localistiche e campanilistiche, di dettare una precisa disciplina legislativa sul riordino delle circoscrizioni giudiziarie. A solo titolo di esempio va ricordato il caso della Sicilia, che era strutturata con quattro Corti di Appello e ben 19 Tribunali, mentre altre regioni italiane, altrettanto popolate ed economicamente avanzate, si avvalevano di una sola Corte di Appello e di 8-9 circoscrizioni di Tribunale (Veneto, Emilia e Toscana). Non si tratta, quindi, di un fatto meramente locale, come qualcuno vuol far credere, ma di una esigenza nazionale non più reversibile. Era quindi altamente probabile - come abbiamo sostenuto due anni orsono - che venissero emessi i decreti attuativi della legge delega con obbligo per il comune di Ragusa di reperire ulteriori locali per ospitare il personale e le attrezzature degli uffici giudiziari soppressi. Lo avevamo detto due anni fa, e così è stato». La sede attuale del Tribunale, realizzata negli anni Sessanta, è stata recentemente oggetto di importanti lavori di manutenzione straordinaria e di ammodernamento.

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