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Marina di Ragusa, si versa acqua calda: ustionato il bimbo di Montezemolo

RAGUSA. Il figlio di 3 anni del presidente della Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo, si è ustionato ieri a tarda sera a bordo dello yacht "Mahraba" ormeggiata da qualche giorno nel porto turistico di Marina di Ragusa, riversandosi addosso una pentola di acqua calda.

Il bambino e' stato trasportato d'urgenza in ambulanza nel pronto soccorso di Ragusa: presentava ustioni di secondo grado e i medici hanno deciso di trasferirlo in elisoccorso nel centro gravi ustionati di Catania dell'ospedale "Cannizzaro". Padre e madre si trovano in ospedale.

Non sono vacanze fortunate quest'anno per Luca Cordero di Montezemolo: alla vigilia di Ferragosto lo skipper del suo yacht si è schiacciato due dita della mano destra, mentre abbassava la scaletta di poppa, durante la navigazione al largo di Stromboli.

Il piccolo non é in gravi condizioni. Ha subito ustioni di primo e secondo grado sul 10 per cento della superficie corporea: all'emitorace, al braccio e all'avambraccio sinistri e al dorso. Ora è ricoverato in terapia intensiva, su un letto speciale e in un ambiente sterile. I medici si riservano una diagnosi definitiva tra qualche giorno. Si prevede che il bambino resterà ricoverato circa una settimana. Accanto al piccolo vi sono il padre e la madre.

''Il bambino non è in prognosi riservata - ha detto il direttore dell'Unità Operativa centro Grandi Ustionati dell'Ospedale Cannizzaro prof. Giorgio Stracuzzi - e le ustioni riguardano una zona limitata del corpo. E' vigile, sta bene e non ha nessun problema. Ora occorre aspettare dai tre ai cinque giorni per vedere l'evoluzione perché talvolta ustioni che all'inizio sembrano superficiali possono diventare pericolose''. ''Penso che tra una o due medicazioni - ha aggiunto - avremo il
quadro completo sia per quello che riguarda la diagnosi sia per una eventuale dimissione. Normalmente i pazienti li teniamo una settimana quando non ci sono complicanze di tipo infettivo e le ustioni non diventano di terzo grado''. ''Seguiremo una terapia di reintegrazione dei liquidi una prima fase - ha concluso Stracuzzi - e poi faremo medicazioni locali. Domani faremo la prima e a quel punto potrò essere più preciso per quanto riguarda la diagnosi di profondità e l'eventuale guarigione''.

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