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Modica, mantenimento sede del Tribunale Arriva il sì dal Consiglio Giudiziario

Avallata la richiesta di ubicare in città tutte le cancellerie dell’area civile per l’impossibilità della sede di Ragusa

MODICA. La richiesta di mantenimento del Tribunale di Modica è stata approvata dal Consiglio Giudiziario di Catania, che tenuto conto dell’oggettiva impossibilità del Palazzo di Giustizia di Ragusa ad accogliere il personale e gli arredi degli uffici soppressi, ha avallato la richiesta di ubicare a Modica tutte le cancellerie dell’area civile. “Quest’organizzazione delle cancellerie – dice Filippo Pasqualetto, segretario provinciale di Confsal Unsa - all’interno delle due strutture giudiziarie, oltre ad essere ragionevole, serve a ottimizzare gli spazi disponibili a costo zero per il Comune di Ragusa, che può risparmiare i fitti che oggi paga per il Giudice di Pace, Unep e Polizia Giudiziaria (oltre 100 mila euro l’anno)” . Gli enti locali sono obbligati, per legge, ad anticipare le spese ordinarie per il mantenimento della struttura giudiziaria ma sono anche obbligate a fare in modo che “dal provvedimento non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.” “Per tale ragione – aggiunge Pasqualetto - il Sindaco di Ragusa non deve gravare il bilancio comunale di ulteriori oneri in presenza di una struttura giudiziaria idonea ed efficiente, come quella di Modica, perfettamente conforme alla previsione normativa, e che può continuare a essere adibita ad uso giudiziario senza alcun onere aggiuntivo per la finanza pubblica. Il Sindaco Piccitto deve astenersi dal compiere interventi strutturali che alterano la stabilità e la sicurezza del Palazzo di Giustizia, poiché “la situazione strutturale del Tribunale di Ragusa, allocato in un edificio inadeguato ed anche obsoleto” non permette alcun tipo di intervento senza creare nocumento ai dipendenti che lavorano in un contesto già insufficiente per le ordinarie attività e per gli utenti”. Trovare spazi disponibili all’interno del Tribunale di Ragusa, per i lavoratori, i magistrati e gli utenti, senza violare i requisiti minimi di sicurezza, è impresa ardua se non impossibile. Il sindacato, per questo, chiede di verificare, con gli organi preposti, Vigili del Fuoco compresi, la fattibilità di un trasferimento di lavoratori, con relative postazioni di lavoro, arredi, materiale informatico, hardware e fascicoli provenienti da Modica e Vittoria. “Qualora si riesca a trovare a Ragusa una struttura idonea e immediatamente fruibile alle condizioni previste dalla legge, saremo ben lieti di contribuire nell’organizzazione di un Ufficio Giudiziario centralizzato a Ragusa”. Confsal Unsa, a mezzo dell’avvocato Luciano Taurino, lo scorso 21 novembre aveva già diffidato il Commissario straordinario del comune di Ragusa a non gravare la finanza pubblica di oneri legati all’edilizia giudiziaria. In seguito il Tribunale di Ragusa ha correttamente attivato la con la quale si disponeva che “quando sussistono specifiche ragioni organizzative o funzionali il Ministro della Giustizia può disporre che siano utilizzati a servizio del Tribunale, per un periodo non superiore a cinque anni, gli immobili di proprietà dello Stato o di proprietà comunale interessati da interventi edilizi finanziati dall’art.19. L.30.03.1981 n. 119 adibiti a servizio degli uffici giudiziari soppressi” (com’è appunto il Palazzo di Giustizia di Modica).

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