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Ospedale di Scicli, sottorganico gli infermieri

SCICLI. Infermieri sul piede di guerra negli ospedali di Modica e Scicli per i turni stressanti causati dalla carenza di personale nei vari reparti. In particolare le segreterie provinciali di Nursind e Fials pongono l'attenzione sulle unità operative di Chirurgia e Pronto soccorso dell'ospedale «Maggiore», e di Medicina dell'ospedale «Busacca» di Scicli, dove la situazione è al collasso. Nei giorni scorsi era stata paventata una richiesta in massa di trasferimento in altri reparti meno a rischio degli infermieri che, però, responsabilmente, continuano a sostenere turni stressanti con quattro notti a settimana o anche otto notti in venti giorni. C'è da tenere conto poi delle assenze per malattia, per la «legge 104» e per i congedi straordinari.
Risulta che i primari abbiano scritto ripetutamente all'Asp 7 di Ragusa, senza grandi risultati. Dall'azienda sanitaria provinciale fanno sapere che sono in itinere le assunzioni di dieci infermieri ma è opportuno rilevare che, ben che vada, questi entrerebbero in servizio non prima dell'inizio di settembre, che si tratta di gente che arriva dal Nord e che prima di venire a Modica e Scicli, dovrà fruire delle ferie già maturate e non godute. I due sindacati hanno scritto almeno 7-8 lettere all'Asp con relativa diffida ma la situazione non cambia. Si sono rivolti al Prefetto e all'Ispettorato del Lavoro considerato che sarebbe palese la lesione dei diritti contrattuali e giuridici. L'Ispettorato ha già contattato l'azienda.
C'è di fatto un rischio, anche sociale, poiché i turni da stress, le lunghe attese, ingenerano condizioni di intolleranza tra infermieri e utente che sfociano, come accade spesso, in scontri e aggressioni

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