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Canone demaniale sul Porto, nuovo ricorso del Comune di Ragusa

È la seconda istanza dell’ente dopo quella al Tar di Catania

RAGUSA. Il Comune di Ragusa si costituirà, insieme alla società Porto turistico di Marina di Ragusa, dinanzi al Tribunale di Catania per contestare l'applicazione del canone demaniale per i primi cinque anni di gestione del porto della frazione ragusana. Si tratta di una questione, come viene specificato in delibera, di specifica competenza del giudice ordinario e non del Tar. I magistrati dovranno stabilire se i canoni debbano essere corrisposti oppure no nei primi cinque anni di gestione del porto turistico. Sarà l'avvocato Massimo Blandi del foro di Palermo a rappresentare la società del Porto, mentre il Comune si affida al proprio legale, l'avvocato Sergio Boncoraglio. Lo stesso legale ha presentato ricorso al Tar di Palermo contro l'aumento del 600 per cento per tutte le concessioni demaniali dal primo gennaio 2013. Una decisione, presa dalla Regione siciliana, che potrebbe ”avere effetti devastanti per l'equilibrio finanziario della Convenzione stipulata” tra Comune e società di gestione del Porto turistico di Marina di Ragusa. L'undici marzo scorso la Regione aveva intimato al Comune e quindi alla società di gestione del Porto di pagare immediatamente i canoni di concessione demaniale per il periodo 2009-2013 per un importo di 860.933 euro. Tali somme, però, la società di gestione del porto non era intenzionata a versarle in un'unica soluzione, ed ha così chiesto, il 9 aprile scorso, un piano di rientro con un pagamento di 60 mila euro immediate e la restante parte dilazionata in dieci anni a partire dal 2014. Tuttavia la Regione non ha ancora dato una risposta a tale proposta. DA.BO

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