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Il motopesca sequestrato a Malta, oggi farà rientro al porto di Scoglitti

L’imbarcazione è stata «bloccata» per aver sconfinato. Penna: «Abbiamo ricevuto la visita del console Berti»

COMISO. I pescatori scoglittiesi sequestrati dalle motovedette maltesi e processati per lo sconfinamento nelle acque territoriali maltesi dovrebbero tornare a casa già questa sera. Stamattina uno dei familiari dovrà effettuare il bonifico ed il fax sarà inviato a Malta. Espletate le formalità burocratiche, il motopesca «La Madonnina» dovrebbe salpare verso Scoglitti. Qui dovrebbe arrivare, dopo cinque ore di navigazione, nel tardo pomeriggio. C’è grande attesa a Scoglitti per questo momento ed i familiari saranno al porto per riabbracciare i membri dell’equipaggio. Insieme al capobarca, Salvatore Penna, ci sono i fratelli Vincenzo e Claudio. C’è anche il quarto fratello, Massimo Penna. Non faceva parte dell’equipaggio partito da Scoglitti nella notte tra mercoledì e giovedì. A causa di un lutto l’uomo era rimasto a casa ed al suo posto si era imbarcato il figlio, Giovanni, di 19 anni. Giovedì pomeriggio Massimo ha raggiunto Malta a bordo del motoscafo del signor Gaetano Turtula ed è rimasto a dare man forte ai fratelli, mentre Giovanni è tornato a Scoglitti. I pescatori scoglittiesi restano ancora all’interno della barca nella baia della città vecchia di Cospicua, non lontano dalla capitale La Valletta, dove la barca è ormeggiata. «Ieri è venuto il console Berti – racconta Salvatore Penna, raggiunto telefonicamente a Malta – ci ha portato delle provviste ed una famiglia maltese ci ha preparato ed offerto il pranzo. Un gesto di accoglienza che abbiamo gradito. Oggi speriamo di poter risolvere tutto e di tornare a Scoglitti».
Nei giorni successivi, forse già martedì, i pescatori scoglittiesi potrebbero recarsi a Palermo, insieme agli amministratori, per incontrare l’assessore regionale Dario Cartabellotta. Intanto il deputato regionale del Pdl, Giorgio Assenza ha presentato un’interrogazione. «Queste situazioni non sono più tollerabili – afferma Assenza - occorre certezza ai pescatori sull’ampiezza della fascia costiera maltese che non è mai stata applicata in maniera così determinata da governi maltesi precedenti». Assenza chiede al governo regionale di “sollecitare la Farnesina per avviare un’azione diplomatica nei confronti del governo maltese, per la definizione dei confini delle acque internazionali nel Mediterraneo centrale, affinché vicende inaccettabili come queste non si verifichino più nel futuro”.

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