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Santa Croce, marchio di qualità per i prodotti: ok dal Comune

Il sindaco replica alle polemiche di Pluchino, mentre la minoranza attacca sul provvedimento: «È un carrozzone»

SANTA CROCE CAMERINA. Il marchio collettivo di qualità dei prodotti di Santa Croce potrà essere registrato. Superato l’esame del consiglio comunale, con i soli voti della maggioranza, da domani potranno essere accolte le richieste di adesione. Una seduta, quella di mercoledì sera, animata dalle dichiarazioni di Rosario Pluchino, ex assessore alle manutenzioni, che non ha esitato a ”bacchettare” l’operato del primo cittadino. «È una coalizione mono colore – ha detto - non ci sono più le condizioni che hanno portato alla vittoria. Questa amministrazione ha disatteso gli impegni con gli elettori».

Il sindaco Franca Iurato, a margine della seduta, ha voluto puntualizzare. «I motivi delle dimissioni dovete chiederle a lui – spiega il sindaco - non piace alimentare ulteriori polemiche e non mi sono mai servita dei mezzi di informazione per fare delle comunicazioni. Ci sono, semmai, le sedi istituzionali, nel caso specifico il Consiglio comunale, per comunicare con la città. A volte vengono perse buone occasioni per tacere». Il marchio di qualità ha superato l’esame del Consiglio comunale. «È un passaggio importante per il futuro del comparto agricolo – afferma Guglielmo Occhipinti, consulente a titolo gratuito - siamo riusciti, tra mille difficoltà, ad avere un marchio colletttivo per i nostri prodotti che possa certificare la qualità, la bontà, e in modo particolare la provenienza». Un marchio di qualiità che ha sollevato dubbi e perplessità tra i gruppi di minoranza. «Siamo di fronte all’ennesimo carrozzone con un spreco non indifferente di denaro pubblico – aggiunge il consigliere comunale di minoranza, Carmelo Portelli - i costi delle commissioni saranno totalmente a carico dell’ente con un aggravio di spese. Abbiamo evidenziato le innumerevoli incongruenze del marchio collettivo che non avrà alcuna ricaduta per i produttori ma la forza dei numeri, in consiglio, ha prevalso. Abbiamo invitato più volte i colleghi della maggioranza a leggere con attenzione i documenti del marchio collettivo».

Tra gli argomenti all’ordine del giorno, anche il question time presentato dall’opposizione, che chiedeva al sindaco di poter conoscere il metodo utilizzato nel bando di selezione dell’agenzia di somministrazione di lavoro temporaneo, la variante al piano regolatore generale per la realizzazione di un sistema policentrico di ricettività alberghiera, con il parere dell’Arta, e l’approvazione dello schema che istituisce il servizio per la concessione di agevolazioni creditizie a favore delle imprese produttive.

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