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Ambulante nel «mirino» della Procura, sequestri per mezzo milione a Comiso

Il provvedimento è stato emesso dal tribunale ibleo. Sigilli ad una villa, terreni e conti correnti intestati a familiari

COMISO. Beni per circa 500 mila euro sono stati sequestrati ieri mattina alle cinque dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del comando provinciale, coadiuvati dai militari della Compagnia di Vittoria e della stazione di Comiso, nonché da unità cinofile per la ricerca di stupefacenti e armi del Nucleo Carabinieri Cinofili di Nicolosi. I beni erano nella disponibilità di Salvatore Pilato, 43 anni, comisano, ambulante, pluripregiudicato. Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Ragusa – Sezione Misure di Prevenzione di Pubblica Sicurezza – a seguito della richiesta inoltrata dal comando provinciale carabinieri alla Procura della Repubblica del Tribunale di Ragusa. I beni erano intestati alla sua convivente ed alla figlia di quest’ultima. Si tratta di una villa, con annesso terreno agricolo, in contrada Billona; un terreno agricolo con annesso manufatto edilizio allo stato rustico, e di conti correnti bancari.
Il provvedimento di sequestro è stato effettuato ai sensi del decreto legislativo 159/2011 denominato “nuovo codice antimafia” che ha profondamente rivisitato ed aggiornato la materia delle misure di prevenzione. Ad illustrare le operazioni ieri mattina sono stati il tenente cononnello Salvo Gagliano, il capitano Carmine Gesualdo, presente anche il sottotenente Giorgia De Acutis. Il Tribunale di Ragusa ha emesso il provvedimento «per la pericolosità sociale del comisano ed in particolare la sua abituale dedizione a traffici delittuosi dai cui proventi trae sostentamento ed in particolare riteneva fondato il presupposto della sproporzione fra il tenore di vita condotto, con particolare riferimento ai beni immobili ed ai conti correnti, ed i redditi dichiarati o l’attività economica svolta, tale da farli ritenere frutto di attività illecite o reimpiego di essa». Pilato, negli anni passati, è stato condannato per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti, arrestato nel 1999 nell’ambito dell’operazione «Tramonto» - in quella circostanza si riforniva di stupefacente dagli uomini della Stidda di Vittoria. Inoltre, è stato arrestato in flagranza di reato per detenzione di 50 grammi di cocaina dai carabinieri di Lentini nel 2006 e nell’ambito dell’operazione «Jet Lag» condotta dal Nucleo Investigativo, nel 2009. Inoltre, è già stato sottoposto per ben due volte alla misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale, la prima nel 1991 per la durata di tre anni e la seconda, nel 2008 e terminata di scontare nel 2012.

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